Occupazione Tasso, un alunno: studiamo le stesse cose di mia nonna, vogliamo trattare storia del Novecento e transfemminismo
Si continua a parlare dell’occupazione dello scorso dicembre del liceo Tasso di Roma, il cui dirigente scolastico ha deciso di punire con il pugno duro coloro che vi hanno partecipato e hanno causato danni ingenti all’edificio, con il plauso del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
A parlare, ai microfoni de Il Corriere della Sera, è uno dei rappresentanti dell’istituto, 17 anni, che ha spiegato che non tutti gli studenti erano favorevoli all’occupazione. Ecco la sua opinione: “È un metodo di protesta che non porta risultati, ha perso il valore che aveva una volta. L’anno scorso ho votato a favore dell’occupazione e il risultato è stato un Regolamento d’istituto molto restrittivo. Inoltre, si è votato all’interno del collettivo che è un organo esterno e non ha al suo interno tutti gli studenti, contrariamente all’assemblea d’istituto, per questo lo ritengo un atto antidemocratico. Il problema è che
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