Aumenti stipendio scuola, pochi euro in più per “concessione” di Valditara. Barbacci (Cisl): in arrivo arretrati da gennaio 2022, base salariale Ccnl 22/24 s’allarga
Oltre un milione e trecentomila lavoratori della scuola hanno da pochi giorni un nuovo contratto, il Ccnl 2019/21 valido per i comparti Istruzione, Università e Ricerca. È arrivato fuori tempo massimo, perché già scaduto, confermando una pessima prassi tutta italiana in campo lavorativo. Oltre a diverse novità organizzative, il rinnovo contrattuale sottoscritto lo scorso 18 gennaio porterà degli aumenti ulteriori rispetto a quanto previsto nell’accordo economico di fine 2002 che aveva assicurato il 95% degli incrementi in busta paga: parliamo, ora, di 10,30 euro, 12,70 euro e 16,10 euro di aumenti lordi al mese per i docenti, a seconda dall’anzianità di servizio, che corrispondono a una maggiorazione del 5% dei 124 euro medi complessivi. Meno soldi per il personale Ata, anche se la percentuale di aumento supera l’8%.
Le quote aggiuntive si andranno a collocare in specifiche voci stipendiali: per gli insegnanti nella