Insegnamento religione cattolica, gli atei: “Da abolire, è dottrinale. Concorso? Una farsa, docenti scelti in modo clientelare”
Il tema dell’insegnamento della religione cattolica è sempre attuale e sempre oggetto di dibattito. Mentre si scaldano i motori per il primo concorso per docenti di religione cattolica dopo vent’anni a parlare ai microfoni di Fanpage.it il segretario nazionale dell’Unione Atei Agnostici Razionalisti (UAAR) Roberto Grendene, che è stato molto critico.
“Ruscica spaccia l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole come se fosse un’attività culturale, ma commette diversi errori. Si tratta, infatti, di un insegnamento dottrinale e non culturale, in quanto la legge dice che è un insegnamento ‘impartito in conformità con la dottrina della Chiesa’, con insegnanti scelti a totale discrezione del vescovo competente, ma pagati dallo Stato. I docenti sono scelti con un metodo clientelare, visto che è concesso ad un alto prelato chi può accedere ad un posto statale e chi no”.
Insegnamento religione cattolica, in molti non si avvalgono
Grendene ha criticato le parole