Galli Della Loggia, Daniele Novara: tornare a classi speciali come tornare alla pena di morte perché ci sono troppi delinquenti
In questi giorni si è parlato molto del tema dell’inclusione scolastica, soprattutto dopo le parole dello storico Ernesto Galli della Loggia. Le parole sono particolarmente dure: “Nelle aule italiane – caso unico al mondo – convivono regolarmente, accanto ai cosiddetti allievi normali, anche ragazzi disabili gravi con il loro insegnante personale di sostegno (perlopiù a digiuno di ogni nozione circa la loro disabilità), poi ragazzi con i BES (bisogni Educativi Speciali: dislessici, disgrafici, oggi cresciuti a vista d’occhio anche per insistenza delle famiglie) e dunque probabili titolari di un PDP, Piano Didattico Personalizzato e, infine, – sempre più numerosi – ragazzi stranieri incapaci di spiccicare una parola di italiano. Il risultato lo conosciamo”.
Da qui tutta una serie di reazioni, polemiche e non. A dire la sua, a Il Corriere della Sera, è stato il pedagogista Daniele Novara. “Pur giustificandosi scrivendo che nel suo articolo della settimana precedente