Criminale di guerra e premio Nobel, la storia di Fritz Haber
Se la prima guerra mondiale non è durata pochi mesi lo si deve praticamente solo a lui e alla sua invenzione. Che doveva invece servire a salvare il mondo dalla fame.
Fritz Haber, classe 1868, dopo aver lavorato nella azienda chimica del padre studiò all’università di Heidelberg e Berlino. Caparbio e instancabile lavorò diciassette anni per trasformare azoto e idrogeno in ammoniaca e con l’aiuto di Carl Bosch e dell’azienda chimica BASF elevò questo metodo a processo industriale.
Il risultato noto ancora oggi come processo Haber-Bosch fu la soluzione a un problema gigantesco: produrre in quantità e a basso costo fertilizzanti per rinforzare un’agricoltura che non stava al passo con la crescita demografica e garantire così una produzione alimentare adeguata.
Ma quando il ciclo fu a pieno regime l’Europa era già in guerra e così il processo Haber-Bosch si trasformò nell’elemento portante dell’industria bellica tedesca, soprattutto per la produzione