Inclusione e diritto allo studio

Ed eccola, l’ennesima paura, sottile, strisciante, si insinua nei meandri della mente e destabilizza, disorienta: “Per gli alunni con certificazione occorre qualcosa di DIVERSO”, rispetto a ciò di cui la Scuola italiana ci ha dotato (alunni, famiglie, personale scolastico, società). Questo bisogno DIVERSO non viene ben definito dagli esperti che lo invocano: si va dalle classi speciali a programmi speciali a specialità varie.

Dico solo che per trovare una risposta ci si può appellare a un diritto fondamentale e costituzionale: il diritto allo studio. Ora nessuno viene privato di un diritto se quest’ultimo viene esteso. Lo stesso vale per lo studio. Sarebbe terribile se un futuro brillante medico o astrofisico o avvocato fosse vissuto in una bolla asettica, escluso dalla realtà!

In CLASSE abbiamo ciò che serve (la politica deve aiutare a migliorare, a potenziare i metodi – investendo, operando scelte ragionate – ma la via tracciata sin qui è

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