Gavosto sul Liceo del made in Italy: non si capisce cosa lo differenzi da altri indirizzi. Tanta enfasi, pochi contenuti. Il quadro orario
Andrea Gavosto e Marco Gioannini firmano, su la Voce.it, una riflessione sul Liceo del Made in Italy, voluto dal governo Meloni e annunciato con forza, come se fosse un corso di studi rivoluzionario e di cui tutti sentivano la necessità e invece subito scrivono: “un fallimento annunciato, per numerose ragioni”.
Intanto troppa enfasi per “contenuti didattici confusi e senza alcuna evidenza che rispondesse a una reale esigenza delle famiglie”, mentre la fretta di vararlo ha provocato solo difficoltà gli istituti scolastici e impedito di acquisire informazioni utili agli studenti, per cui, questa “falsa partenza potrebbe avere riflessi negativi anche per i successivi anni”.
Ma non solo, secondo i due esperti la nascita del nuovo liceo viene annunciata a sorpresa a Vinitaly il 3 aprile 2023 dalla stessa Giorgia Meloni, senza la presenza del ministro Valditara innescando così il sospetto che non ne fosse a conoscenza, mentre sembra intestarsi l’idea il ministro Adolfo
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