Corsi specializzazione sostegno, secondo Cisl-scuola bisogna superare il monopolio delle Università e coinvolgere anche le scuole
In materia di formazione e reclutamento dei docenti di sostegno qualcosa si è fatto e si sta facendo, ma moltissimo resta da fare.
E, se i numeri continueranno ad aumentare, come è molto probabile bisognerà trovare soluzioni diverse da quelle utilizzate finora: lo sostiene Ivana Barbacci, segretaria generale di Cisl Scuola.
I dati che fornisce il sindacato sono emblematici e per certi aspetti drammatici.
In Lombardia, per la scuola dell’infanzia i 440 posti messi a concorso se li contenderanno 84 candidati. Per la primaria, in quella regione, il dato è ancor più clamoroso: 171 aspiranti per 4.111 posti. Sempre il Lombardia, nella secondaria di I grado, anche se tutti i candidati – che sono 530 – vincessero il concorso, rimarrebbero scoperti i due terzi dei posti a disposizione, che sono 2019. Sulla stessa lunghezza d’onda, con scarti più o meno consistenti tra domanda e offerta, viaggiano Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Toscana per la primaria. In Liguria, per la secondaria