LCD: altre riflessioni

Il dibattito in corso sulla strategia didattica delle LCD. Un dibattito importante per tutti coloro che insegnano matematica.

Ivi non entri chi non è geometra

Sto seguendo con interesse il dibattito sulle LCD e condivido molte delle considerazioni fatte finora. Anzi, penso che il più sia stato già scritto, ma proverò, comunque, a dare il mio piccolo contributo di docente di una classe prima del liceo scientifico.

Ritengo che lo studio della geometria euclidea, con il suo classico rigore, sia fondamentale per avvicinare gli studenti alla vera e propria astrazione tipica dello studio della geometria del biennio.

Fondamentale dunque partire dalle cosiddette “regole del gioco”, visione moderna, che permettono di costruire, attraverso il metodo ipotetico-deduttivo, la struttura assiomatica, che parte dai concetti primitivi, e che si costruisce lentamente attraverso quella catena deduttiva fatta di “ se…allora…”.

In questo scenario, ai nostri studenti spetta l’arduo compito di superare quell’immaginario “pons asinorum” che rappresenta fin dai tempi antichi la prova per comprendere le capacità di un discente di avvicinarsi al mondo delle dimostrazioni.

Concordo, dunque, con le varie opinioni espresse, che è fondamentale “costruire una mappa delle conoscenze primarie”, senza le quali sarebbe impossibile comprendere l’elegante dimostrazione dell’ispettore Ambrisi, strutturandola, possibilmente, di volta in volta con i propri discenti, non solo come presentazione per gli argomenti più complessi, ma anche al termine di alcuni argomenti fondamentali.

Certamente in questo modo, anche questo più volte espresso, si rischia di essere ripetitivi, ma “repetita iuvant”, ed il soffermarsi (ripetersi) non può far altro che

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