Valutazione scuola primaria: al Senato la proposta del Governo per il ritorno dei “giudizi sintetici”
Nella giornata di martedì 13 febbraio riprende nella Commissione Cultura del Senato l’esame del disegno di legge sulla riforma delle modalità di attribuzione del voto di comportamento.
Come abbiamo già avuto modo di spiegare il ddl si è “arricchito” di recente di un paio di emendamenti piuttosto importanti.
Uno è firmato dal senatore Paolo Marceschi (FdI) e prevede di portare a ordinamento il metodo Montessori nelle classi di secondaria di primo grado che da anni conducono una sperimentazione in tal senso.
Un altro emendamento è stato presentato dal Governo e prevede l’abrogazione delle attuali norme in materia di valutazione nella scuola primaria.
L’emendamento stesso stabilisce che, d’ora innanzi, nella scuola primaria si useranno “giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti”.
In pratica si dovrebbe ritornare al “buono, ottimo, distinto, discreto, sufficiente” e altri termini simili.
La notizia di questa proposta del Governo sta ricevendo commenti contrastanti.
Molte associazioni professionali dei docenti parlano di un