Il calzaturificio Men’s Shoes dalle Marche al MICAM di Milano

Sono moltissime le aziende calzaturiere che in questi giorni, fino al 21 febbraio, saranno protagoniste al MICAM – Salone Internazionale della Calzatura, il più importante evento del settore per il nostro Paese considerato leader a livello mondiale con ben 96 edizioni alle spalle.

Artigiani e brand da ogni regione d’Italia raggiungono la fiera per connettersi e farsi conoscere, tra cui anche le Marche, una delle zone più note in ambito calzaturiero: è proprio qui, infatti, che vengono realizzate le scarpe poi vendute anche dai marchi più famosi.

Tra le numerose realtà che, soprattutto nelle province di Macerata e Fermo, rendono le Marche una delle regioni capofila del settore, abbiamo scelto di raccontarvi Men’s Shoes, un calzaturificio artigianale che si tramanda ormai da anni di generazione in generazione e si caratterizza per essere specializzato nella produzione di mocassini. L’azienda, che ha sede a Corridonia e ha scelto come proprio motto “L’artigianalità ai tuoi piedi”, realizza anche scarpe classiche da uomo e da donna, ma sin dalle origini il suo fondatore Enzo Verdicchio è sempre stato affascinato dai mocassini. Visitando la fabbrica e avendo la preziosa possibilità di osservare i delicati passaggi dalla progettazione alla scarpa finita, gli abbiamo chiesto come mai e ci ha risposto così: “Ho sempre avuto una grande manualità, quindi la fase che più amo è la lavorazione vera e propria della pelle. Il mocassino è il genere di calzatura che più di ogni altra richiede perfezione e cura del dettaglio, perché la cucitura viene effettuata a mano impiegando appositi fili cerati che uniscono la tomaia della scarpa alla sua parte superiore, detta vaschetta”. Si tratta, insomma, di un’arte della tradizione marchigiana che, nel caso dei Verdicchio, ha saputo rinnovarsi senza mai tradire la propria storia.  

“Tutto ebbe inizio quando mio nonno aprì il primo calzaturificio, in un’epoca in cui ancora esistevano le orlatrici che lavoravano da casa e ogni passaggio avveniva nel raggio di pochi chilometri, in una realtà familiare e di paese dove ci si conosceva e aiutava a vicenda – spiega Lucia Verdicchio, figlia del titolare Enzo, in azienda con il ruolo di sales and marketing coordinator – a un certo punto mio padre decise di fondare una sua personale azienda insieme a mia madre Mariella Bellesi (ora amministratrice delegata), che già aveva acquisito esperienza presso il calzaturificio del nonno. A poco a poco sono cresciuti, è aumentato il fatturato così come il numero dei dipendenti, inoltre sono iniziate le esportazioni, che hanno fatto la differenza”. Russia, America, Europa ovviamente e altre aree del mondo, dove il brand Men’s Shoes con il logo di Enzo Verdicchio è esposto nei negozi delle principali città e rappresenta il made in Italy all’estero. Il successo internazionale non ha però fatto vacillare i tre punti fermi dell’azienda: passione, serietà e impegno. Essi si concretizzano in un processo lungo, paziente e curato sin nei dettagli, che inizia dalla ricerca delle materie prime di eccellente fattura, per continuare con il disegno della scarpa e il taglio delle pelli effettuato sia a mano sia con macchine da taglio a fustella; fanno seguito l’orlatura per assemblare le varie componenti, la cucitura a mano, la stiratura, il montaggio con l’aggiunta di tutti i rinforzi necessari, la speciale cucitura a blake per le suole, la finitura e in conclusione l’imballaggio con la spedizione.

“Ciò che caratterizza la nostra azienda ed è anche uno dei nostri punti di forza è la disponibilità ad andare incontro alle esigenze del cliente, il quale può chiederci delle modifiche in base alle sue esigenze – spiega Gloria Verdicchio, seconda figlia di Enzo con il ruolo di responsabile di produzione – tra le richieste più curiose ricordo una scarpa interamente in coccodrillo all’esterno e castorino all’interno, pensata per tenere caldo a clienti russi alquanto benestanti”. Al di là di alcuni episodi particolari, tuttavia, sono i mocassini dal taglio classico quelli ad essere più apprezzati all’estero, con una linea elegante ma semplice. In Italia e in Francia, invece, il gusto è diverso: sia gli uomini che le donne sono alla ricerca di proposte sfiziose, apprezzando la linea sportiva, i mocassini in camoscio, quelli con alte suole in gomma seguendo la moda del momento, o con la presenza di materiali e colori inediti. Si guarda all’estetica, quindi, senza però rinunciare alla comodità che le scarpe di Men’s Shoes possono garantire, insieme a resistenza e a una certa durata. 

Ogni stagione l’azienda propone almeno venti o trenta nuovi modelli, che in questo momento sono in esposizione presso il MICAM insieme al resto del catalogo. Una volta pronti, i mocassini vengono spediti nei negozi italiani e stranieri, dove è possibile acquistarli; tuttavia, l’esperienza di visitare la fabbrica costituisce sempre un plus. In passato era presente a Corridonia un frequentato punto vendita del marchio, poi chiuso durante la pandemia; oggi il cliente può comunque ammirare le collezioni in esposizione ed eventualmente acquistarle in loco, magari avendo la fortuna di conoscere Enzo Verdicchio e la sua laboriosa famiglia.

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Scarpe rosse contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre si celebra la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Questa è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della nonviolenza e del rispetto delle donne. Purtroppo i fatti di cronaca sono all’ordine del giorno e tristemente attuali per la nostra società; quest’anno in particolare abbiamo scelto di parlarne a scuola e di dare un nostro contributo a questa giornata.

In molti paesi, come l’Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.

L’idea è nata da un’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all’omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne vittime di violenza. L’installazione è stata replicata successivamente in moltissimi paesi del mondo; la campagna in Italia viene in particolar modo portata avanti dal Centro antiviolenza e dalle Associazioni di donne impegnate nell’ambito della Violenza contro le donne.

Questo lavoro si può realizzare sia in formato digitale che in formato grafico/cartaceo, utilizzando fotografie di scarpe o i disegni di scarpe che trovate qua sotto

Per il FORMATO DIGITALE abbiamo usato gli iPad in dotazione alla nostra scuola con l’applicazione Sketchbook: siamo partiti da un primo livello dove abbiamo caricato una fotografia di scarpe che ogni studente si è scelto dal web. Il disegno è fatto su un livello superiore con tratto di penna nero abbastanza spesso. Il livello con la foto delle scarpe può essere opacizzato per permettere una maggiore visibilità del disegno sovrastante. Il disegno deve avere sempre LINEE CHIUSE per permettere il riempimento con il colore

inserimento foto scarpe

opacità livello foto e disegno su livello superiore

Una volta finito il disegno si oscura il livello con la foto e si lavora esclusivamente sul livello del disegno, procedendo con i colori. Per il riempimento delle linee (che devono essere perfettamente CHIUSE) con il colore si usa lo strumento SECCHIELLO e i colori si scelgono dalla palette

disegno con linee perfettamente CHIUSE

riempimento con colori – strumento secchiello

scelta di diverse tonalità di rosso

Per concludere il disegno si inserisce un nuovo livello sotto il disegno delle scarpe e si scrivono delle frasi contro la violenza sulle donne usando lo stampato maiuscolo con un tratto marcato, proprio per urlare con forza il nostro “BASTA!!”. Le scritte sono fitte e compresse a formare una specie di texture:

creazione di un nuovo livello sotto le scarpe

scritte in maiuscolo con un tratto evidente

Qui sotto un breve video del procedimento:

Le immagini qui sotto sono degli studenti di seconda e terza media al lavoro sugli iPad e dei disegni digitali con i quali abbiamo creato un grande poster da appendere nell’atrio della scuola:

Per fare la VERSIONE CARTACEA è possibile utilizzare fotocopie di scarpe da ricalcare oppure si possono utilizzare direttamente i fogli di lavoro pronti da colorare. Le scarpe si possono decorare con matite o pennarelli, con campiture piatte, texture, pattern o sfumature

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