OpenAI non può registrare GPT, il marchio che ha reso famoso
L’ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti (PTO) ha negato a OpenAI la richiesta di registrare il marchio “GPT”.
L’agenzia governativa statunitense ha ritenuto “GPT” un termine troppo generico da registrare. La concessione di un simile marchio, inoltre, impedirebbe ad altre aziende – dunque ai competitor di OpenAI – di descrivere la propria tecnologia come “GPT”.
Il termine “GPT”, lo ricordiamo, sta per “Generative Pre-trained Transformer”, vale a dire un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) alla base del funzionamento di un’intelligenza artificiale generativa.
Prendiamo, per esempio, ChatGpt, il modello di intelligenza artificiale più famoso di OpenAI. ChatGpt utilizza una rete neurale chiamata “Transformer” che genera testo in modo automatico basandosi sui dati su cui è stata (precedentemente) addestrata.
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