Scuola, Manzi, su valutazione primaria controriforma a colpi di maggioranza

Irene Manzi, responsabile scuola del Partito Democratico, ha espresso la sua preoccupazione per il tentativo di controriforma del sistema di valutazione della scuola primaria. Questa controriforma, secondo Manzi, è stata portata avanti a colpi di emendamenti di maggioranza e in assenza di confronto con il mondo della scuola e della formazione universitaria.

Manzi sostiene che la maggioranza di governo sta facendo carta straccia di quanto avviato in questi primi anni attraverso i giudizi formativi, senza neppure una valutazione di merito sul grande lavoro compiuto dalle scuole. Secondo Manzi, alla maggioranza di governo non interessa il futuro della scuola ma solo imporre una visione conservatrice di facile impatto dei modelli educativi.

La responsabile scuola del PD ha ribadito che la scuola primaria ha perseguito l’obiettivo di una valutazione descrittiva per molto tempo, basandosi sull’esperienza della ricerca pedagogica e didattica. Questa scelta è stata legittimata da evidenze scientifiche. Tuttavia, la maggioranza mette tutto in discussione con grande superficialità, senza neppure prendersi il tempo per valutare l’efficacia del lavoro avviato ed in corso.

In questi giorni, diverse associazioni che si occupano di formazione e di scuola, dirigenti e insegnanti, hanno lanciato un appello al governo. Chiedono di non procedere in questa direzione e di aprirsi ad un confronto e ad un dialogo costruttivo su questo tema. Questa preoccupazione e sollecitazione è condivisa da Manzi.

La responsabile scuola del PD conclude affermando che il tentativo di tornare a giudizi sintetici e in futuro anche al voto a discapito di una valutazione che mira alla crescita e alla maturazione dello studente fa male alla scuola italiana e rischia di rendere ancora più fragili i nostri studenti.

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