Sfida ai labirinti!

Gli alunni della classe 3D accettano la sfida e con determinazione affrontano labirinti, tunnel, gallerie ed escape room per superare incertezze e difficoltà in un viaggio dentro e fuori di sé alla ricerca di se stessi. 

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Il percorso affrontato dai ragazzi della 3D ha preso avvio dal progetto lettura d’Istituto che quest’anno ha come tema centrale appunto il labirinto e che si rivolge a tutti gli alunni della Gramsci dalla scuola dell’infanzia Arcobaleno passando per la scuola primaria “Marconi” fino alla scuola secondaria di primo grado. 

Il viaggio intrapreso dalla 3D ha avuto un carattere multidisciplinare e ha privilegiato la didattica laboratoriale ed inclusiva.

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All’inizio dell’anno scolastico la docente di italiano, la professoressa Barbara Pedrazzi, ha accolto i ragazzi con la lettura ad alta voce dell’albo illustrato Vetro di Silvia Vecchini. 

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Attraverso l’ascolto gli alunni si sono trovati di fronte ad una prima galleria, come la definisce la stessa protagonista: l’adolescenza. 

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Un passaggio di stagioni, dall’estate all’autunno, che segna un passaggio nella vita e nel corpo, l’uscita dall’infanzia e l’entrata in quella che la ragazzina vede come una galleria di cui conosce lo stato d’entrata, ma senza sapere come ne uscirà. Preoccupata per il cambiamento che l’attende e che è già iniziato, decide allora di mantenere una traccia di quella che è in questo momento scrivendo una cartolina all’indirizzo di casa sua. Scrive a se stessa per ricordare le cose che ama fare (guardare dai finestrini, disegnare sul margine dei libri, pensare al bosco, leggere all’aperto…) per lasciare una traccia.

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Anche gli studenti della 3D, durante i vari laboratori di scrittura creativa, hanno avuto l’opportunità di scrivere una cartolina nella quale appuntare tutto ciò che non vorrebbero veder cambiare durante la loro crescita.

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I materiali realizzati sono stati raccolti in un libro realizzato a mano con il contributo di tutti gli alunni e che sarà esposto durante la mostra finale del progetto lettura. L’ascolto dell’albo e relative attività hanno avuto il merito di far emergere paure, preoccupazioni e desideri in un confronto aperto e alle volte liberatorio che ha permesso ai ragazzi di affrontare la galleria dell’adolescenza con maggiore coraggio e consapevolezza. 

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Dopo questa prima tappa, la 3D ha incontrato un nuovo ostacolo da superare: il tunnel. E’ questo, infatti, il titolo di un altro albo illustrato: questa volta l’autore è Anthony Browne.

La storia è quella di una sorella e un fratello talmente diversi tra loro da non andare per niente d’accordo: mentre Rose ama leggere libri seduta tranquilla in casa, Jack starebbe sempre all’aperto a correre e saltare.

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Un giorno la mamma, stanca dei loro continui litigi, li costringe a uscire a giocare insieme. All’inizio naturalmente vivono la cosa come una punizione e si ignorano a vicenda, ma poi Jack scopre uno strano tunnel, non ci pensa un attimo e si infila a scoprire cosa nasconde mentre Rose, che non ci sarebbe entrata neanche sotto tortura, lo aspetta fuori. Il tempo passa e Jack non torna, si fa tardi, e alla fine pur spaventata Rose decide di andare a cercarlo…

Da qui comincia un’esperienza fantastica, onirica, spaventosa ma anche catartica e risolutiva per i due fratellini, con riferimenti alla letteratura fiabesca, a Lewis Carroll, al surrealismo. Particolarmente suggestive le illustrazioni soprattutto nella seconda parte dell’albo, in cui attraversando l’incredibile mondo oltre il tunnel si scoprono piano piano, anche a una seconda o terza lettura, piccoli dettagli rivelatori, figure nascoste, alberi dalle forme più strane e evocative: insomma l’autore crea una dimensione del tutto nuova e riesce così a rappresentare abilmente le paure e le inquietudini della piccola protagonista, mettendola alla prova e rivelando così il suo straordinario coraggio.

Grazie alla collaborazione della professoressa di inglese Licia Acquafredda, i ragazzi hanno avuto, inoltre,  l’opportunità di leggere la versione originale in lingua dell’albo. 

Infine con il contributo, anche, del professore di spagnolo, Valerio Filippi, gli alunni della 3D hanno realizzato a mano un libro nel quale sono presenti i momenti più significativi della narrazione tradotti sia in inglese che in spagnolo.

Tra le varie discipline coinvolte nella sfida al labirinto c’è stata anche la matematica con la professoressa Francesca Sorrentino.

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Gli alunni della 3D sono stati impegnati in attività che prevedono la risoluzione di ESCAPE ROOM già strutturate. I libri della Erickson hanno fornito uno spunto importante, soprattutto per impostare delle ESCAPE BOOK.

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L’ESCAPE BOOK verrà creato dagli studenti sia in formato cartaceo sia in digitale (utilizzando applicativi come CANVA, POWERPOINT, GENIALLY..) seguendo la modalità più idonea a ciascun studente. Le attività saranno svolte in piccoli gruppi seguendo la metodologia della Cooperative Learning.

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Le Escape Room sono degli ambienti (reali o virtuali) in cui bisogna frugare a caccia di elementi (enigmi, indizi e soluzioni) utili per conseguire la cosiddetta “chiave finale” grazie alla quale si potrà evadere/fuggire.

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Per guadagnare la libertà, i partecipanti devono rintracciare degli indizi e poi risolvere una serie di enigmi, puzzle, problemi che mettono alla prova la capacità di utilizzare le proprie conoscenze e abilità in modo creativo.

Le sfide sono progressive, ad una ne segue un’altra, fino al termine. Una connotazione importante è che si tratta di un gioco di squadra in cui ci si misura con le proprie prestazioni di gruppo oppure si compete con altri gruppi. Cimentarsi con i giochi logici rappresenta una sfida stimolante, un’opportunità per mettere alla prova abilità disciplinari e trasversali e una buona occasione per imparare la matematica esplorando, inventando, progettando e, perché no, divertendosi.

Attraverso il gioco, gli alunni potranno sviluppare importanti competenze trasversali, come la logica e la comunicazione.

La professoressa Isabella Realmuto, docente di arte e immagine, ha proposto di dipingere un SENTIMENTAL LABYRINTH”. 

Si è trattato di realizzare su tela, con colori acrilici, un labirinto quadrato come quello famoso di Cnosso, proprio quello del Minotauro, con una piccola differenza: al centro un prato quadrato su cui non c’è un Mostro, ma svetta un CUORE. 

Labirinto, quindi, come metafora dei meandri del nostro cervello al cui interno è celato il sentimento dell’amore e della PACE.

L’intento è quello di evidenziare come sia tortuoso il cammino delle sensazioni e dei sentimenti che avviluppano e nascondono in una sala interna e profonda il sentimento della bontà. I colori del  labyrinth sono il bianco e nero come contrapposizione dello yin e yang e al centro un prato verde come la speranza che in fondo, dentro ognuno di noi, si intraveda un grande cuore fucsia. 

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Il lavoro è stato realizzato a più mani da tutti (o quasi) gli alunni della 3D ognuno ha contribuito a colorare dipingendo un tratto dei percorsi del Labyrinth ovvero ognuno ha percorso il Labirinto dei propri sentimenti alla ricerca del proprio Cuore di Pace nascosto.

Questo percorso ricco di sorprese, avvincente e soprattutto sfidante che ha visto la collaborazione anche delle docenti Piera Piersanti e Claudia Villanova proseguirà nel corso dell’anno con nuove sfide.

Continua la lettura su: http://www.blogicgramsciaprilia.it/libri-in-cantiere/sfida-ai-labirinti/ Autore del post: IC Gramsci - Aprilia Fonte: http://www.blogicgramsciaprilia.it/

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