UNICEF/Nigeria: Rapimento di studenti a Kaduna, dichiarazione di Cristian Munduate
8 marzo 2024 – “La notizia del recente rapimento di studenti a Kaduna, Nigeria, mi ha profondamente turbata. La crescente frequenza di tali incidenti in tutto il Paese indica una crisi che necessita di un intervento immediato e deciso da parte di tutte le istituzioni governative e della società civile. Le scuole dovrebbero essere luoghi sicuri di apprendimento e sviluppo, non teatri di paura e violenza.
Questo ultimo rapimento, come tutti gli altri prima di esso, è un atto riprovevole e fa parte di una tendenza preoccupante di attacchi alle scuole in Nigeria, in particolare nel nord-ovest, dove i gruppi armati hanno intensificato la loro campagna di violenza e rapimenti. Solo un giorno prima di questo incidente, il Coordinatore residente delle Nazioni Unite ha riferito di numerosi rapimenti di donne, ragazze e bambini da parte di un gruppo armato non statale nello Stato di Borno.
L’UNICEF chiede un’azione immediata per garantire il ritorno sicuro dei bambini e del personale rapiti e invita le autorità a implementare misure efficaci per garantire la sicurezza delle scuole in tutta la Nigeria. È fondamentale garantire la sicurezza degli studenti e degli educatori, permettendo alle scuole di svolgere il loro ruolo di luoghi sicuri per l’apprendimento e lo sviluppo.
I nostri pensieri sono con le famiglie degli studenti e del personale rapiti in questo momento di dolore. Il diritto
all’istruzione è fondamentale e deve essere protetto da ogni forma di violenza o intimidazione. I bambini della
Nigeria meritano di imparare in un ambiente di pace.
L’UNICEF sta lavorando con le autorità locali e fornisce assistenza ai genitori e alle famiglie colpite attraverso
servizi di supporto psicologico. L’UNICEF si impegna a collaborare con le istituzioni governative, le comunità
locali e i vari partner per affrontare le cause profonde della violenza contro i bambini e per proteggere gli
ambienti educativi da minacce e violenze.
Ogni bambino merita di crescere in un ambiente di pace, lontano dalle ombre minacciose dell’insicurezza.
Purtroppo, stiamo assistendo a un grave deterioramento della sicurezza della comunità, con i bambini che
subiscono in modo sproporzionato le conseguenze di questo declino della sicurezza”.
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