ADHD A SCUOLA: CONSIGLI PER LA GESTIONE, RISORSE E STRATEGIE DIDATTICHE


L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) è un disturbo neurobiologico che può influenzare la capacità di un bambino di prestare attenzione, controllare l’impulsività e l’iperattività. In ambito scolastico, ciò può tradursi in difficoltà di apprendimento, condotte dirompenti e bassa autostima, NON ATTRIBUIBILI A DEFICIT DELL’INTELLIGENZA.

In mancanza di una vera tutela, dopo la legge 170 del 2010 negli anni l’argomento quindi è stato inglobato nelle disposizioni sui BES. Il Ministero dell’Istruzione ha emanato la direttiva MIUR n. 27 del 27 dicembre 2012, che fornisce indicazioni specifiche a insegnanti, educatori e genitori su come supportare adeguatamente gli alunni con ADHD.
La Direttiva ricapitola e fa riferimento:
  • i principi alla base dell’inclusione in Italia;
  • il concetto di Bisogni Educativi Speciali approfondendo il tema degli alunni:
  1. con disturbi specifici;
  2. con disturbo dell’attenzione e dell’iperattività;
  3. con funzionamento cognitivo limite.
PUNTI DA CONSIDERARE
La scuola, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti sanitari, è tenuta a redigere un PDP per ogni alunno con ADHD. Il PDP specifica gli obiettivi educativi e le strategie didattiche personalizzate per il bambino, in linea con il suo profilo di funzionamento.
Risulta importante la formazione per i docenti. La formazione specifica sull’ADHD è fondamentale per i docenti, in quanto permette loro di comprendere le peculiarità e le difficoltà degli alunni con questo disturbo, nonché di mettere in atto strategie di gestione efficaci e inclusive.
Collaborazione sinergica con la famiglia: La collaborazione tra scuola e famiglia è un elemento chiave per il successo scolastico e il benessere dell’alunno con ADHD. La comunicazione aperta e il confronto costruttivo tra i diversi attori coinvolti permettono di creare una rete di supporto solida e personalizzata.
Difficoltà comuni e possibili soluzioni educativo-pedagogiche:
1. Difficoltà di attenzione
Strategie didattiche:
  • Suddivisione dei compiti in unità più piccole e gestibili.
  • Feedback frequenti e rinforzi positivi mirati.
  • Impiego di timer e segnali visivi per la scansione del tempo.
Tecnologie assistive:
  • Software di sintesi vocale per facilitare la comprensione del testo.
  • Registratori vocali per supportare l’apprendimento e la memorizzazione.
  • App per la gestione del tempo e l’organizzazione dei compiti.
2. Comportamento dirompente
Strategie di gestione:
  • Definizione di regole chiare, coerenti e condivise all’interno della classe.
  • Insegnamento di strategie di autocontrollo e autoregolazione emotiva.
  • Implementazione di un sistema di premi e sanzioni, concordato e trasparente.
Interventi psicoeducativi mirati:
  • Parent training per supportare i genitori nella gestione del comportamento del bambino a casa.
  • Training di abilità sociali per migliorare le capacità relazionali e l’interazione con i pari.
3. Bassa autostima
Strategie di rafforzamento positivo:
  • Incoraggiamento costante e valorizzazione dei successi, anche minimi, del bambino.
  • Promozione di esperienze di successo in vari ambiti scolastici ed extrascolastici.
  • Favorimento dell’inclusione sociale e della partecipazione attiva alle attività di classe.

E’ fondamentale sottolineare che ogni bambino con ADHD presenta un profilo di funzionamento unico e necessita di un approccio individualizzato e personalizzato. La collaborazione tra scuola, famiglia e specialisti è fondamentale per la creazione di un ambiente scolastico inclusivo e supportivo, che permetta all’alunno con ADHD di esprimere al meglio il proprio potenziale.

DA RICORDARE CHE: è necessario considerare la possibilità che un bambino/ragazzo abbia diagnosi in comorbilità con l’ADHD e viceversa. Quindi oltre alla diagnosi o accertamento di ADHD può coesistere un altro quadro clinico deficitario con altri disturbi o disabilità. In questo caso c’è un aggravamento e le sole misure descritte sopra potrebbero NON bastare; risulta utile sicuramente approfondimenti diagnostici (con la possibilità di ottenere così l’insegnante di sostegno L. 104/92).

Quindi l’assegnazione di un insegnante di sostegno ad un alunno con ADHD non è automatica. L”insegnante di sostegno può essere assegnato ad un alunno con ADHD se ci sono:
-Difficoltà di apprendimento: se l’ADHD compromette significativamente il processo di apprendimento dell’alunno, ostacolando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per il suo anno di corso.
-Comportamento dirompente: se l’alunno presenta un comportamento dirompente grave e persistente che ostacola il regolare svolgimento delle attività didattiche e la sicurezza in classe.
-Comorbilità: se l’ADHD è associato ad altri disturbi o disabilità che ne aggravano la gravità e l’impatto funzionale.
INOLTRE…
E’ importante non aspettarsi risultati immediati. Il miglioramento del bambino con ADHD è un processo graduale che richiede tempo, pazienza e perseveranza. Il successo dell’intervento educativo non si misura solo in termini di voti scolastici, ma anche in termini di benessere psicologico, autostima e capacità di relazionarsi con gli altri.

Articoli Correlati

Emergenza Coronavirus COVID-19: notizie e provvedimenti

Ordinanza del 2 giugno 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

Ordinanza 29 maggio 2021 Ai fini del contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2, le attività economiche e sociali devono svolgersi nel rispetto delle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, come definitivamente integrate e approvate dal Comitato tecnico scientifico, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza

Ordinanza 21 maggio 2021 Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-Cov-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.

Ordinanza 21 maggio 2021 Linee guida per la gestione in sicurezza di attivita’ educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza COVID-19.

Ordinanza 21 maggio 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000