Liceo intitolato a Peppino Impastato, alunni si oppongono: “Figura divisiva”. Il fratello: “Forse non lo conoscono”

Gli studenti di un liceo scientifico siciliano, di Partinico, nel palermitano, si sono opposti all’intitolazione della loro scuola a Peppino Impastato, giornalista e attivista assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978 a 30 anni. Il motivo? A loro avviso, come riporta Il Corriere della Sera, si tratta di una figura estremamente divisiva.

Ben 797 alunni su 1.300 (il 73%) si sono detti contrari a intitolare la loro scuola al coraggioso giornalista di Cinisi. “Il suo è un nome divisivo”, spiegano i rappresentanti dei ragazzi che contestano anche il metodo, a dir loro poco democratico, della scelta. “Rispettiamo e siamo consapevoli dell’importanza storica e sociale della sua figura nel nostro territorio, ma non si può negare che fosse un personaggio politicamente schierato”, hanno scritto al prefetto di Palermo, al direttore scolastico regionale e alla Consulta, dopo aver fatto votare, uno a uno, i compagni.

Ragazzi strumentalizzati?

“Forse non conoscono

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Il liceo negato al “divisivo” Impastato

Tra le motivazioni per le quali gli studenti del liceo scientifico di Partinico hanno deciso, a maggioranza, di non intestare a Peppino Impastato la scuola che frequentano c’è questa: “era troppo divisivo”.
Seguendo questo criterio non si sarebbe potuto intestare l’I.C.1 di Siniscola, dove insegno, ad Antonio Gramsci.
Ignari di questo principio tre anni fa io e i miei colleghi abbiamo votato all’unanimità, e con entusiasmo, affinché la scuola portasse il nome del “troppo divisivo” Nino che, come sappiamo, ha pagato con la vita il suo non accondiscendere al fascismo, così come Impastato ha subito lo stesso martirio per non aver ceduto alla mafia.
Insomma, se passasse questo criterio alquanto bizzarro, una scuola la si dovrebbe intestare solo ai remissivi e agli equilibristi che riescono a tenere un piede in due scarpe. E poi c’è anche un’altra considerazione che mi rattrista profondamente: l’ardimento di Peppino Impastato, del quale si sono giovati anche quei 797 studenti, non meritava questa mascalzonata che l’ha ucciso una seconda volta.
Augusto Secchi

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