Medio Oriente: scuole coinvolte nella strategia bellica, studenti di istituti tecnici operano su tecnologie avanzate
Le ostilità esacerbate da 75 anni circa di tensioni nell’area hanno portato ad un cambio delle prospettive geopolitiche sia a livello locale che globale, compromettendo anche la libera circolazione dei beni. I servizi pubblici risultano sofferenti in quanto i fondi statali sono tendenzialmente dedicati ad armamenti e strategia bellica. Ma c’è dell’altro. La guerra si fa in molti modi e risulta assai vario il numero degli attori coinvolti (siano questi d’inquadramento, politici, economici o cyber, in un mondo sempre più digitalizzato). Le scuole, specie quelle che formano studenti ad operare su tecnologie avanzate, costituiscono avamposti logistici per eccellenza. In Israele sono numerosi gli studenti i quali prendono parte, provenendo da istituti tecnici, a sessioni di innovazione tecnologica per armamenti ed attività belliche su larga scala.
Il caso israeliano: riconoscimento facciale per identificare gli ostaggi
Un gruppo di studenti dell’undicesimo anno che studiano ingegneria avanzata, robotica e computer ha creato un gruppo
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