Educarsi alla lettura

ARTICOLO SCRITTO DA: Chiara Mongiello, AUTRICE SCUOLA OLTRE

Articolo collegato al corso di formazione:“Educarsi alla lettura: un viaggio tra le storie”

Quante volte i nostri alunni e le nostre alunne ci chiedono a che cosa servano i libri e le storie che essi contengono! Noi insegnanti conosciamo bene l’importanza delle pagine e sappiamo quanto sia unica l’esperienza della lettura. Più difficile è farlo comprendere ai nostri studenti.

Ma la letteratura è più viva che mai, le pagine scalpitano per essere scoperte e per aprire altri mondi e donarci nuovi occhi.
Nelle parole della letteratura sono spiegati sentimenti universali che attraversano spazio e tempo fino a noi.
A cosa servono i libri?

Vi aiuterò a trovare la risposta giusta da dare e metterò a disposizione tutta la mia esperienza e le strategie che adotto in classe affinché i miei studenti si innamorino delle storie.

Il corso webinar “Educarsi alla lettura: un viaggio tra le storie” che si terrà nel mese di aprile, vuole essere un valido strumento per accompagnare la classe in un viaggio alla scoperta delle storie, attraverso la lettura ad alta voce e molte attività creative per un apprendimento che non può prescindere dalla meraviglia. Mi farò aiutare da scrittrici e scrittori famosi e dalle loro citazioni illuminanti. Correderò il tutto con una puntuale bibliografia.
In questo corso vi svelerò innanzitutto il mio prezioso scaffale di libri di letteratura per ragazzi e ragazze, uno spazio a cui attingo ogni volta che ho bisogno di stupore e di motivazione. Sì, perché anche noi docenti abbiamo bisogno di nutrimento ed energia per mostrare tutta la potenza della pagina scritta che il più delle volte annoia e spaventa.

Il nostro compito è sfatare questa ingannevole convinzione e far comprendere come invece si possa giocare con un libro e con le sue parole.
Scopriremo quante idee diverse scaturiscono da un racconto e quali attività creative possiamo inventare per rendere il libro un amico inaspettatamente prezioso.

Vi racconterò come un bookclub, One Pager, i libri al buio, i collage letterari, un campionato di incipit, facciano innamorare delle storie anche i lettori più pigri e demotivati.
Infine vi proporrò quattro classici e tre attività legate a ciascuno di essi, da provare e proporre per invogliare alla lettura, ma soprattutto per favorire un approccio curioso alla pagina.
I quattro libri a cui ho pensato sono: Alice nel Paese delle Meraviglie, Il meraviglioso Mago di Oz, Il barone rampante, Il giardino segreto. E in più vi parlerò di un libro speciale e della sua autrice che quest’anno festeggia un glorioso compleanno. Una storia che non potete perdere.
Ho usato di proposito un verbo reciproco nel titolo del corso, ovvero educarsi alla lettura, in quanto leggere a scuola deve diventare un percorso vicendevole, basato sulla condivisione e sul confronto.

Finché ci proporremo soltanto come dispensatori di conoscenza, i nostri alunni non acquisiranno piena fiducia in noi. Devono sentire che anche noi apprendiamo da loro, ogni giorno, e cioè che anche loro hanno molto da insegnarci. La lezione è sempre fonte di ricchezza reciproca. A quel punto anche la lettura diventerà un fatto sociale e uno strumento di emancipazione personale.

Il primo passo è giocare con il libro come oggetto in sé, il secondo è avvicinarsi alla storia che racchiude.
Quando entriamo in contatto con qualcosa o qualcuno che prima ci metteva soggezione o ci spaventava, ci accorgiamo che il nostro pregiudizio era qualcosa di ingannevole che non ci permetteva di vedere bene.
Proprio come un sipario, cadono i nostri preconcetti e le nostre paure per lasciare spazio alla curiosità e alla scoperta dell’altro.
Accade così anche nell’approccio alla lettura: all’inizio può spaventare o intimidire. Pensiamo per esempio alle domande che ci vengono poste quando proponiamo una storia da leggere: quante pagine ha? È scritto difficile? Il carattere è piccolo? Ci sono illustrazioni? Dobbiamo fare la scheda o la recensione?
Il nostro compito è facilitare, incuriosire, tranquillizzare.

In secondo luogo iniziamo a leggere insieme a loro, a manipolare il libro, scoprirne la copertina e la sovracopertina quando c’è, a leggere la biografia o la trama nella quarta di copertina. Non sottovalutiamo le illustrazioni, se presenti.
Il libro va conosciuto in quanto oggetto in sé, come quando ci si presenta a una persona nuova. Passo dopo passo si arriverà alla storia, ma a quel punto sapremo già molto e vorremo conoscerla meglio.

Ecco perché mi piace cominciare dai sensi che un libro attiva: il tatto, l’olfatto, l’udito. Si può ragionare sulle sensazioni che suscita al primo impatto (il profumo di carta e inchiostro, la consistenza, il suono che fa la mano sulla pagina) e poi si possono fare previsioni su quello che ci aspetta: di cosa parla? A che genere appartiene? Chi è la protagonista o il protagonista? Cosa mi aspetto da questa storia?

Infine, esplicito sempre una riflessione che scaturisce dalla meraviglia: in queste pagine c’è una storia che aspetta di essere rivissuta, siamo pronti a farlo insieme?
Tutti abbiamo fame di storie, ma qualcuno non lo sa ancora. Per questo esistiamo noi insegnanti, per far emergere quel desiderio di mettersi in ascolto della pagina e di realizzare che magari parla di noi, parla con noi.

Una volta concluso il primo approccio, si passa alla lettura vera e propria, una lettura ad alta voce, condivisa. La prima persona che legge è l’insegnante, sempre. Le prime pagine sono le più difficili e hanno bisogno di tutta la nostra cura e competenza per arrivare al cuore dei ragazzi e delle ragazze. Con il tempo e di volta in volta si deciderà a chi tocca e se la classe è pronta a leggere delle parti a casa in autonomia.
Se sentite che questo corso fa per voi e avete voglia di partire per un viaggio tra le storie, vi aspetto il 5, il 19 e il 22 aprile.

Continua la lettura su: https://www.scuolaoltre.it/educarsi-alla-lettura Autore del post: ScuolaOltre Didattica Fonte: https://scuolaoltre.it

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