Fuse, con l’intelligenza artificiale alla ricerca della materia di cui sono fatti i sogni

“Noi siamo fatti con la stessa materia dei sogni”, dice Prospero nella Tempesta di Shakespeare, “e la nostra breve vita è racchiusa nel sonno”. Ma come sono fatti i sogni? Da millenni cercano una risposta a questa domanda poeti, maghi, pensatori, scienziati, filosofi e psicologi, ciascuno con gli strumenti a sua disposizione. Lo studio d’arte multidisciplinare fuse* ci prova con l’intelligenza artificiale e la creatività, in un’installazione chiamata Onirica (), nata in collaborazione con il Laboratorio di psicofisiologia del sonno e del sogno dell’Università di Bologna. “Il laboratorio esplora la creatività e l’attività mentale durante il sonno, noi abbiamo usato i loro dati per analizzare e creare visualizzazioni dei sogni attraverso l’intelligenza artificiale”, spiega Mattia Carretti. “Abbiamo lavorato con enormi dataset, tra cui la banca dei sogni dell’Università di Bologna e una simile dell’Università della California Santa Cruz. Utilizzando diverse tecniche di machine learning, abbiamo cercato correlazioni tra i sogni e
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