Storia della Matematica nelle prove d’esame
La storia della Matematica nelle prove scritte dell’esame di maturità scientifica e nei temi dei passati concorsi a cattedre per l’insegnamento della matematica.
Con l’avvicinarsi degli esami di Stato appare particolarmente interessante ricordare un articolo di Silvio Maracchia pubblicato sul Periodico di Matematiche di qualche anno fa. L’argomento che Maracchia affrontò in quell’articolo fu la prova scritta di matematica della maturità scientifica 2009: il noto storico manifestò apprezzamenti per la presenza nella prova di riferimenti alla storia della matematica. Le considerazioni di Maracchia, traevano spunto dalle modifiche apportate alla struttura della prova che dal 2001 veniva proposta articolata in problemi e quesiti: due problemi e dieci quesiti.
Un’articolazione che, fin dalle prime esperienze, si era rivelata vantaggiosa per tutti: per gli studenti che erano messi nelle condizioni di scegliere il problema e i quesiti da svolgere e per gli estensori che per la loro formulazione potevano più liberamente spaziare all’interno di questioni di rilievo. Sull’articolazione della prova e sulle sue conseguenze sul piano didattico molte indicazioni si trovano esplicitate nei risultati delle annuali indagini Matmedia (2001-2014) compreso il fatto, rilevante, che essa determinò la scomparsa di fatto della triste tradizione del compito di matematica presentato in bianco oltre a servire ad avvicinare docenti e estensori, attese e richieste della prova d’esame. L’indagine non si fa più ma la struttura della prova è però tuttora vigente, anche se un decreto del 2018 ha ridotto ad otto il numero dei quesiti.
Tornando al commento di Silvio Maracchia, è l’insieme dei quesiti che