Caso Ilaria Salis, negati i domiciliari. L’insegnante italiana rimarrà in carcere

Ilaria Salis resta in cella. Come riporta Ansa, il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria presentata dai legali della trentanovenne in carcere da 13 mesi con l’accusa di aver aggredito due esponenti di estrema destra. La docente è stata portata in tribunale con le manette ai polsi, ceppi e catene alle caviglie e una catena tirata da un agente come un guinzaglio esattamente come accaduto nell’udienza del 29 gennaio.

Per problemi tecnici, si sono allungati i tempi nel processo e il giudice Jozsef Sòs ha quindi deciso di non ascoltare una delle vittime e i due testimoni previsti per oggi, 28 marzo. Si passerà quindi solo ad ascoltare Ilaria Salis e poi alla decisione sulla richiesta dei domiciliari. È stata fissata inoltre al 24 maggio la prossima udienza.

In una lettera scritta a mano, Ilaria Salis autorizza la stampa italiana alla pubblicazione di

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