Terremoto L’Aquila 15 anni fa, aule inadeguate per tutta la scuola dell’obbligo per molti: solo due istituti ricostruiti
Com’è noto alle 3.32 della notte del 6 aprile 2009 c’è stato un forte terremoto di magnitudo 6.3 che ha colpito il capoluogo abruzzese, L’Aquila, e la zona circostante. Tragico il bilancio: 309 morti, oltre 1.600 feriti e 80mila sfollati.
Oggi, 6 aprile 2024, ricorre il quindicesimo anniversario dal disastro che ha segnato per sempre l’immaginario collettivo italiano. Dopo il sisma L’Aquila, città martoriata, come scrive La Repubblica, ha perso 15 mila abitanti. L’università contava 18 mila studenti residenti: ne ha conservati meno di un terzo. Per la ricostruzione lo Stato ha investito 22 miliardi.
Il nodo scuole
Ma c’è un dato davvero triste: l’istruzione è il misterioso punto debole del miracolo edilizio che ha permesso invece di riaprire negozi, bar e ristoranti. Sul territorio aquilano, popolato ormai lungo trenta chilometri, le scuole ricostruite sono solo due. Tutte le altre restano in edifici provvisori, dispersi in periferia: