Ascolto attivo e libero da pregiudizi: un’attività didattica per le nostre classi

Cercando qua e là materiali per affrontare in classe il tema della comunicazione non violenta e dell’ascolto attivo, mi sono imbattuto in un piccolo percorso didattico di cui qui riporto una parte che mi sembra molto interessante, utile e facilmente applicabile.

Si divide in due parti: la prima mira a comprendere quanto il pregiudizio – e oguno di noi ne ha – influenza la nostra percezione degli eventi, delle comunicazioni altrui e la nostra interpretazione; la seconda, invece, è più interattiva, si svolge a gruppi e consiste in una esercitazione pratica dei principi affrontati nella prima parte.

Quali sono gli elementi, all’interno della comunicazione che pregiudicano l’ascolto?

Iniziamo mostrando il video “Bricks risorse didattiche Hate Speech – video 4”, bloccandolo più volte proprio nelle parti in cui si stacca l’immagine (vedendo il video si capisce quando).

 Il video lo trovi anche di seguito.

Ogni volta in cui si blocca il video si chiede a ragazzi/e come prosegue a loro parere la storia. Si potrà notare che per ognuno di loro la storia continuerà in modo diverso, e quel modo diverso di immaginarla corrisponderà al loro pregiudizio, influenzato naturalmente dal loro vissuto, dalle loro storie personali, dai loro valori, persino.

A questo punto si può attivare in classe una discussione a partire da queste domande stimolo: cosa influenza la nostra capacità di ascoltare sia i segnali non verbali che le parole dell’altro/a? Esiste solo il mio punto di vista? Sono disposto/a ad ascoltare il punto di vista dell’altro/a prima di parlare? Quante volte non ascoltiamo con attenzione perché “tanto so cosa dirà/farà”?

Si passa a questo punto alla seconda parte.

L’insegnante a questo punto chiede a un/a volontario/a di raccontare una propria giornata (ad esempio: come ha trascorso il pomeriggio precedente da quando è uscito/a da scuola fino a quando è andato/a a dormire).
 Distribuisce quindi a ogni compagno/a un biglietto con alcune indicazioni, che devono restare segrete.
A turno ognuno/a narrerà la storia tenendo conto delle indicazioni ricevute, ad esempio: 

– È la storia più bella che tu abbia mai sentito 
– Hai fretta di finire il racconto perché stai perdendo il treno
– È una storia tristissima 
– La persona del racconto è la più antipatica che tu conosca 
– Menti su tutto 
– Cerchi di difenderti perché ti accusano di qualcosa 
– Vuoi spettegolare sulla persona e fare insinuazioni

Il resto del gruppo dovrà indovinare quali erano le indicazioni ricevute dal/dalla compagno/a per la recitazione. Terminato il giro di interventi si riflette insieme sulle seguenti domande: come è cambiata la storia? I pregiudizi hanno influenzato le informazioni? Questo succede anche nella vita reale e sui social?

L’attività è estrapolata da qui (clicca)

Continua la lettura su: http://www.guamodiscuola.it/2024/04/ascolto-attivo-e-libero-da-pregiudizi.html Autore del post: Fonte:

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