Con l’IA si può comporre un’intera canzone senza spendere nulla (almeno per ora)
Qualche giorno fa una canzone intitolata Permission is hereby granted, il cui testo recita per intero la licenza MIT per la distribuzione del software è diventata virale, almeno negli angoli più geek della Rete. Il pezzo è una ballata struggente, in cui una voce femminile che ricorda Imogen Heap recita con enfasi frasi improbabili in legalese tecnologico. Un meme divertente, soprattutto per il contrasto fra lo stile musicale e il testo tecnico e intricato. La cantante di cui si sente la voce però non esiste e nessun musicista ha mai composto la melodia e l’accompagnamento, né suonato alcuno strumento.
La canzone è stata generata con la versione più recente (v3) di Suno, un servizio che permette di realizzare intere canzoni, lunghe fino a due minuti, in qualsiasi stile e di qualsiasi genere utilizzando un modello proprietario di intelligenza artificiale generativa. Il software è stato creato dall’omonima startup fondata a Cambridge,
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