I giovani “drogati” di internet s’assentano più spesso da scuola e dormono male, salvo chi fa sport e ha un buon rapporto coi genitori

Passare ore e ore on line con lo sguardo fisso sul telefono, sul tablet o sul monitor del computer allontana dalla vita sana, dal sonno regolare, anche dallo studio e dalla scuola: se prima era un’ipotesi, adesso si tratta di una certezza scientificamente riconosciuta. Da un’ampia ricerca, pubblicata sugli Archives of Disease in Childhood – condotta in Finlandia da Silja Kosola, del Western Uusimaa Wellbeing Services County, Espoo, Länsi-Uudenmaan – risulta infatti che l’eccesso di internet compromette diverse altre attività, come il sonno e l’esercizio fisico, la presenza regolare sui banchi di scuola tra gli adolescenti. Ad essere più vulnerabili, dopo un eccesso di collegamento on line, sarebbero le ragazze. Però gli effetti negativi sulla scuola si concentrerebbero sui ragazzi.

Di contro, dormire, fare esercizio fisico e avere un rapporto di fiducia con i genitori sono fattori protettivi dalla dipendenza alla rete.

Lo studio ha riguardato 86.270

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SCUOLA E PA – Zangrillo chiama i sindacati, Anief risponde: pronti al confronto costruttivo ma servono più risorse e nuove norme per tutelare diritti basilari come buoni pasto, indennità di trasferta e middle management

“Il nostro sindacato è pronto a sedersi al tavolo per rinnovare il contratto Istruzione, Università e Ricerca, così da sbloccare i 150 euro di aumento e i 1.000 euro di arretrati, ma bisogna anche destinare nuove risorse per i settori e puntare al recupero anche dell’inflazione futura rispetto ai 23 miliardi stanziati”: così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, risponde al Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha in queste ore ribadito la disponibilità del Governo ad affrontare le tematiche contrattuali invitando i sindacati a collaborare per raggiungere soluzioni condivise. “Noi siamo pronti a farlo e spero che lo siano anche i sindacati”, ha dichiarato Zangrillo.

 
Secondo Pacifico bisogna lavorare al tavolo contrattuale per andare a determinare delle condizioni professionali ed economiche finalmente in linea con un maggiore rispetto dei diritti professionali, oggi invece calpestati: premesso che il sindacato è d’accordo nell’operare, assieme alla pubblica amministrazione, per giungere ad un’intesa che soddisfi questi presupposti, il presidente nazionale Anief ricorda che “tra le novità contrattuali non più rinviabili figurano ad esempio i buoni pasto, il welfare con indennità di trasferta e il middle management”.
 
Come c’è da affrontare il nodo della verifica dei compensi assegnati ai docenti e Ata della scuola: il gap in negativo rispetto al resto del pubblico impiego rimane ancora davvero troppo alto. “Bisogna prevedere per il prossimo futuro – specifica ancora il leader dell’Anief – l’allineamento degli stipendi del personale scolastico a quello degli enti centrali, ex ministeri: perché nel 2001 era più alto di mille euro, mentre oggi risulta più basso di 6 mila euro. Tra le priorità che non possono essere eluse al tavolo contrattuale figura anche la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo. Come non possono non essere rivisti gli scatti di anzianità, per esempio con sviluppo automatico ogni 4 anni. Anche il burnout – conclude Pacifico – esige una risposta per una finestra sulle pensioni e il riscatto gratuito della laurea, per i quali abbiamo anche avviato una petizione che in poche settimane ha superato le 90 mila adesioni”.
 
 
 
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DAL CNR IL VIDEOGAME PER INSEGNARE LA CYBERSECURITY AI RAGAZZI, 'NABBOVALDO E IL RICATTO DAL CYBERSPAZIO'

Grazie a Caldo Dutto per la segnalazione! Chiedo scusa per il ritardo del post, ma la mail era finita nello spam :)Un videogame educativo sulla cybersecurity, progettato con il CNR! In allegato le foto e un trailer qui: https://www.youtube.com/watch?v=YQy8pqol36cAl link www.youtube.com/watch?v=qeWx_nQXgdw una cronaca della presentazione a Cinecittà e una intervista alla dott.ssa Giorgia Bassi, curatrice del progetto.Presentato al RomeVideoGameLab, “Nabbovaldo e il ricatto dal cyberspazio”, videogioco per imparare la Cybersecurity.Il gaming in classe ora diventa didattica.Giocare a scuola sarà addirittura consigliato,grazie al Serious Game della Ludoteca del Registro.it, progetto in seno al CNRPresentato, in occasione del RomeVideoGameLab – quest’anno dedicata a “Umano e digitale” – il videogioco didattico “Nabbovaldo e il ricatto dal cyberspazio”, pensato per avvicinare gli alunni tra gli 11 e i 13 anni ai temi della cybersecurity e per migliorare i comportamenti nell’utilizzo della Rete. Una cronaca video della presentazione, realizzata da Giorgia Bassi e Beatrice Lami e che si è tenuta agli Studi di Cinecittà, al link www.youtube.com/watch?v=qeWx_nQXgdw. Un’avventura interattiva, tutta da giocare in aula: non una distrazione, ma anzi una best practice, quella di scaricare un’App e usare lo smartphone a scuola.Si tratta della nuova iniziativa della Ludoteca del Registro.it, che ha come obiettivo quello di diffondere la cultura di internet presso le giovani generazioni. La Ludoteca è un progetto del Registro.it, – l’organismo che, in seno all’Istituto di informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, da oltre trent’anni anni assegna e gestisce i domini a targa italiana. Ambienti, mappe, dialoghi, scenari multipli sono i contenuti – validati dai ricercatori del CNR – alla base del videogame che ha l’obiettivo di approfondire, tra i bambini e i ragazzi, le conoscenze legate al Web e la sicurezza online. “Nabbovaldo e il ricatto dal cyberspazio” è stato pensato come strumento didattico per gli insegnanti e come mezzo di apprendimento per gli studenti. Attraverso le modalità tipiche del videogame, infatti, ha l’obiettivo di insegnare, in modo ironico e inconsueto, termini informatici, nozioni di base e comportamenti corretti per navigare. La sezione “Nabbopedia”, inoltre, fornisce un mini-dizionario con le definizioni di alcuni termini tecnici come Trojan, Firewall, Adware, Antivirus, Troll, Ransomware, Scandisk e Spyware. Il gioco, fruibile sia singolarmente che mentre si fanno lezioni e laboratori, genera un punteggio finale che evidenzia la conoscenza dell’utente sui pericoli di Internet, con una speciale attenzione a social network, virus, truffe online, file sharing e netiquette.Sviluppato in collaborazione con Symmaceo e Grifo Multimedia – e disponibile su App Store di Apple e Google Play – è ispirato al fumetto “Nabbovaldo contro i PC zombie”, della collana “Comics & Science” edita dal Cnr, dove il protagonista, un adolescente sempre online ma ingenuo nell’affrontare i pericoli del cyberspazio, si muove a Internetopoli, la città della Rete. Come si evince dal trailer, al link https://www.youtube.com/watch?v=YQy8pqol36c, il videogioco racconta di Nabbo, di professione tuttofare, coinvolto in un’avventura con al centro un Ramsomware (un malware che estorce denaro) che terrà sotto scacco l’intera città e dovrà indagare cercando una soluzione.Infine, per divulgare il videogame nelle scuole italiane è prevista una guida per genitori e insegnanti e una formazione per i docenti. Il gioco, infatti, oltre alla modalità “single-player”, prevede una versione desktop Windows e MacOS per l’utilizzo didattico in classe. La metodologia proposta dalla Ludoteca del Registro.it sarà inoltre quella della “flipped classroom”, ovvero il momento di confronto in classe come base per un apprendimento attivo e collaborativo, ma anche con il coinvolgimento di studenti degli istituti superiori nel ruolo di “tutor” per gli alunni delle scuole di ordine inferiore.Per maggiori informazioni:www.ludotecaregistro.it/il-videogioco-nabbovaldo/ludoteca@registro.itwww.instagram.com/ludotecadelregistro.it/www.facebook.com/LudotecaRegistrowww.youtube.com/channel/UCQvCwo8lOHfe–od7f2TIpQ

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