Stellar Blade continuerà come decideranno i giocatori

Non tutti avevano visto arrivare il ciclone Stellar Blade, ma nessuno è potuto restare indifferente al fascino della protagonista Eve una volta che le sue gesta hanno preso forma in un eccellente gioco d’azione su PlayStation 5. Gli sviluppatori sudcoreani di Shift Up, dopo più di dieci anni di esperienza nel settore dei giochi per smartphone, hanno debuttato su console con un’epopea ambientata nel futuro che mixa alla perfezione atmosfere sexy à la Bayonetta e la tensione assoluta dei titoli in stile Souls. Il director di Stellar Blade, Hyung-tae Kim, ha creato un mondo convincente e brulicante di sfide, ma soprattutto un sistema di combattimento che mescola gli elementi migliori di generi diversi.

“Volevamo creare un gioco che fosse più diverso dal solito hack and slash”, ha spiegato Kim a AdnKronos. “Abbiamo cercato un equilibrio tra la strategia e l’attacco: piuttosto che prevalere sul nemico sommergendolo di attacchi, volevamo che il giocatore imparasse le mosse dell’avversario e sviluppasse la strategia migliore per avere la meglio, senza sacrificare la spettacolarità dei combattimenti. Allo stesso tempo, se il giocatore preferisce un’azione più incalzante e vuole concentrarsi sulla forza bruta, non dovrà fare altro che sviluppare l’albero delle abilità in questo senso”.

Le esperienze come game artist di Kim si riflettono nell’incredibile varietà di nemici, creature pericolosissime e demoniache con un aspetto inquietante che si contrappone all’avvenenza della protagonista. “I mostri sono l’aspetto principale di Stellar Blade, sono i veri protagonisti”, spiega il director. “Alcune volte sono stati disegnati per adattarsi al gioco, ma in molti casi sono stati creati da zero e quindi inseriti nei livelli. Oltre al loro aspetto, era fondamentale che avessero dei pattern riconoscibili ma non monotoni. Il giocatore impara man mano che procede nel gioco, fino a scontrarsi con i boss, che sono la summa di tutto ciò che si è appreso combattendo”.


Se è vero che i mostri sono i protagonisti del gioco, senza dubbio Eve ha catalizzato l’attenzione. Fortemente criticato da ben prima del lancio per la rappresentazione estremamente sexy del personaggio principale, Stellar Blade trova nella sua protagonista il biglietto da visita migliore possibile. Eppure, prima di arrivare alla forma finale, la caratterizzazione di Eve è stata un lungo viaggio: “All’inizio, avevamo deciso di basare il modello poligonale di Eve solamente sulle illustrazioni che avevamo realizzato. Solo in un secondo momento abbiamo deciso di affidarci al motion capture e scansionare una persona in carne e ossa. Ma neanche questo bastava a raggiungere il realismo che volevamo, quindi abbiamo deciso di scansionare prima tutti i movimenti del corpo e poi quelli del viso. Il nostro obiettivo era raggiungere il bilanciamento migliore tra il fotorealismo e le mie illustrazioni, per dare al gioco un’atmosfera unica”.

In qualche modo, Eve ricorda una cantante K-Pop. C’è molta cultura pop coreana in Stellar Blade, per ammissione dello stesso Hyung-tae Kim: “Il pop è una delle mie passioni, e ha avuto una forte influenza sulla creazione del gioco. Ma allo stesso tempo ciò che mi ha influenzato di più sono i giochi e i film di quando ero bambino, i cartoni animati, la fantascienza. Ho cercato di reinterpretare tutte queste cose in chiave moderna in modo che potessi inserirle in un videogioco contemporaneo”.


La sfida più grande, per Shift Up, è stata correre il rischio di investire molte risorse in un progetto destinato alle console da casa e non agli smartphone. “In Asia i giochi mobile sono quelli che hanno più successo e che garantiscono più entrate per un periodo più lungo, quindi questa mossa è stata sicuramente un azzardo prima e una sfida dopo. Dall’inizio della progettazione del gioco a oggi sono passati cinque anni, e per arrivare fin qui è stato necessario l’aiuto di molte persone, oltre naturalmente a quello di Sony”.

Ora che Stellar Blade è uscito, ottenendo tra l’altro un ottimo successo di critica, c’è grande aspettativa sulle prossime mosse di Shift Up, e sulla possibilità che diventi una saga o che abbia almeno dei contenuti extra in futuro. Kim spiega: “Il futuro di Stellar Blade dipende dai giocatori, dal loro feedback e dagli aspetti del gioco che ameranno di più. Il video game è qualcosa che non esiste senza i giocatori, e credo che sia davvero importante creare un filo diretto con loro. Ovviamente, ci sono storie e aspetti del gioco che mi piacerebbe personalmente esplorare meglio, ma la mia priorità è creare qualcosa che sia soddisfacente per gli utenti, in primis”.


  • Hyung-tae Kim, director di Stellar Blade (sinistra), e Dong Gi Lee, technical director di Shift Up

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