Come educare alla lettura? Insegnare prima dei sette anni la grammatica è inutile, il cervello dei nostri alunni non è pronto
La necessità di un curricolo verticale sulla lettura nasce dalla consapevolezza di quanto sia necessario leggere, sia per motivi legati al benessere personale (sviluppo dell’empatia, del lessico, con conseguente possibilità di esprimere se stessi fra gli altri e nel mondo), sia per motivi legati al benessere sociale (sviluppo di un Paese, è provato che il PIL di un Paese aumenta con il crescere del numero dei lettori). Parimenti leggere è molto difficoltoso perché, come ci dimostra la neurobiologia della lettura e le neuroscienze, non siamo nati per leggere, non abbiamo cioè, fin dalla nascita, una zona del nostro cervello deputata alla lettura. Con quello che Marianne Wolf definisce riciclaggio neuronale, il cervello ha riadattato dei circuiti neuronali adibiti ad altro (riconoscimento di volti e oggetti) alla lettura.
Secondo questo modello, la scrittura, e di conseguenza la lettura, si ancora progressivamente al cervello dell’apprendista lettore. Servirebbe sapere che le tappe
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