Robotica e IA per gli obiettivi di sviluppo sostenibile: esempi e casi di studio

Secondo gli esperti della Federazione internazionale di robotica (IFR) i robot possono contribuire in diversi modi al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. In particolare in un articolo pubblicato sul loro sito Susanne Bieller, segretaria generale IFR, propone alcuni esempi per 13 obiettivi su 17 suggerendo anche casi di studio.

Partiamo dalle sue considerazioni, che abbiamo sintetizzato e liberamente tradotto in italiano, per aggiungere poi i quattro obiettivi mancanti (1-10-16 e 17), immaginando che un contributo significativo all’avvicinamento possa derivare, in particolare, dalla convergenza tra robotica e intelligenza artificiale.

Indice degli argomenti

Alcun esempi del ruolo trasformativo dei robot

  • Rivoluzione industriale per la crescita sostenibile. Tra gli Obiettivi di sviluppo direttamente influenzati dalla robotica, i più importanti sono l’8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) e il 9 (Imprese, Innovazione e Infrastrutture). Svolgendo compiti sporchi, noiosi e pericolosi, i robot migliorano la sicurezza e contribuiscono a creare un ambiente di lavoro più sano e sicuro.
  • Produzione efficiente e consumo sostenibile. L’automazione robotizzata garantisce processi stabili, rese produttive più elevate e scarti più bassi, che si traducono in prodotti di alta qualità. La maggiore efficienza della produzione riduce al minimo il consumo di energia e di risorse, allineandosi all’obiettivo 12 (Consumo e produzione responsabile).
  • Gestione ambientale. I robot contribuiscono all’obiettivo 7 (Energia pulita e accessibile) rendendo economicamente redditizia la produzione di tecnologie rinnovabili. Svolgono inoltre un ruolo cruciale nel processo di riciclaggio, dal rilevamento dei tipi di plastica alla stampa 3D con materiali riciclati, sostenendo così l’obiettivo 13 (Lotta contro il cambiamento climatico).
  • Assistenza sanitaria e benessere. In modo evidente soprattutto in pandemia, i robot contribuiscono in modo significativo all’obiettivo 3 (Salute e benessere). I robot di servizio aiutano il personale sanitario nel sollevamento di carichi pesanti e riducono l’onere delle attività amministrative e logistiche. Assistono negli interventi chirurgici.
  • Istruzione e parità di genere. I robot svolgono un ruolo fondamentale nella promozione dell’obiettivo 4 (Istruzione di qualità, equa e inclusiva) assistendo l’istruzione Stem e fornendo opportunità di formazione. Contribuiscono anche all’obiettivo 5 (Uguaglianza di genere) creando ambienti di lavoro inclusivi e dando potere alle donne in settori dominati dagli uomini.
  • Sicurezza alimentare. In agricoltura, i robot contribuiscono all’obiettivo 2 (Sconfiggere la fame) aumentando l’efficienza, riducendo gli sprechi e monitorando le condizioni del suolo, favorendo un’agricoltura sostenibile.
  • Conservazione dell’acqua e città sostenibili. Anche se in fase iniziale, robot di ispezione e manutenzione che preservano le risorse idriche contribuiscono all’obiettivo 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari). Applicazioni di visione e intelligenza artificiale migliorano la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti, sostenendo l’obiettivo 11 (Città e comunità sostenibili).
  • Protezione degli ecosistemi marini e terrestri. I robot subacquei svolgono un ruolo cruciale nel sostenere l’obiettivo 14 (Vita sott’acqua) ispezionando le tubature delle piattaforme petrolifere offshore, pulendo acquacolture, riciclando la plastica degli oceani e conducendo una sorveglianza per preservare la fauna e la flora sottomarine. Allo stesso modo, l’obiettivo 15 (Vita sulla terra) è aiutato dai robot agricoli e forestali, che contribuiscono alla protezione dell’ecosistema.

Il Manifesto su IA e robotica di Fondazione Mondo Digitale

Come anticipato, nell’analisi dell’IFR mancano quattro obiettivi di sviluppo importanti, che però prevedono un prerequisito, il principio della priorità dell’inclusione tecnologica, che abbiamo sviluppato nel “Manifesto per un’azione collettiva su intelligenza artificiale e robotica”. Si tratta di un invito all’azione, che come Fondazione Mondo Digitale, abbiamo rivolto a organizzazioni e persone affinché collaborino alla creazione di una iniziativa collettiva a lungo termine.

In sintesi il nostro Manifesto afferma il principio della priorità all’inclusione per promuovere l’accesso equo alle tecnologie, favorire la condivisione di conoscenze e risorse, potenziare l’educazione tecnologica multidisciplinare, sostenere l’innovazione didattica e la formazione professionale, incoraggiare la ricerca per lo sviluppo sostenibile, fornire formazione continua ai lavoratori, promuovere soluzioni tecnologiche inclusive e una comunicazione trasparente.

Partendo da questi principi viene quasi immediato immaginare il contributo della tecnologia agli Obiettivi mancanti. Ma vediamo più in dettaglio.

  • Sconfiggere la povertà e ridurre le disuguaglianze. Se le tecnologie sono usate in modo inclusivo ed equo, intelligenza artificiale e robotica possono contribuire in modo significativo al raggiungimento del primo e del decimo obiettivo, ponendo fine alla povertà e alle disuguaglianze, attraverso l’automatizzazione dei processi, l’accesso diffuso all’istruzione (anche nelle aree rurali e più disagiate), il miglioramento della produttività agricola (più resa nei raccolti), una migliore assistenza sanitaria (e costi minori) e la creazione di nuove opportunità di lavoro. Grazie a diverse tipologie di ausili robotici e strumenti assistivi, possono aiutare le persone in condizioni di fragilità a usufruire delle stesse opportunità e a partecipare in modo pieno alla vita comune. Con la tecnologia possiamo aiutare le persone a riprendere il controllo della propria vita e a contribuire con i comportamenti e scelte personali al bene comune.
  • Istituzioni solide e partnership per obiettivi. Costruire un’“architettura dei beni pubblici” mondiali adattata al XXI secolo, intendendola come terzo volano della cooperazione internazionale, da aggiungersi all’aiuto allo sviluppo per Paesi poveri e all’aiuto umanitario per le situazioni di emergenza, è una delle raccomandazioni del recente Human development report 2023-24 dal titolo “Breaking the gridlock – Reimagining cooperation in a polarized world”, pubblicato dal Programma delle Nazioni unite per lo sviluppo (Undp). Una raccomandazione che crea una stretta connessione tra gli obiettivi 1 e 10 e 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide) e 17 (Partnership per gli obiettivi). L’IA può essere usata per sviluppare sistemi avanzati di sorveglianza e sicurezza che possono contribuire alla prevenzione e alla risoluzione dei conflitti. Può aiutare a identificare situazioni di pericolo e adottare misure preventive in tempo reale. Applicata ai sistemi giudiziari può migliorare l’accesso alla giustizia, accelerare i processi e garantire una maggiore equità nei procedimenti. Può essere usata per individuare casi di corruzione, identificare transazioni finanziarie non regolari o monitorare le attività delle istituzioni pubbliche per prevenire abusi di potere e frodi. I robot sono già impiegati come “soccorritori” in emergenze e i disastri, garantendo una risposta tempestiva e coordinata alle crisi, senza mettere in pericolo la vita dell’uomo. I droni aiutano a valutare i danni dopo un disastro naturale, mentre i sistemi di IA analizzano i dati in tempo reale per coordinare le operazioni di soccorso. Chatbot possono fornire assistenza ai cittadini e rispondere alle domande frequenti, riducendo il carico di lavoro del personale e migliorando l’accesso ai servizi pubblici.

Per quanto riguarda la partnership per gli obiettivi (Obiettivo 17), sicuramente ottimizzare processi complessi riduce i costi, migliora l’efficienza e libera risorse umane per attività di maggiore valore aggiunto. E può agevolare la collaborazione tra enti pubblici, aziende, atenei e organizzazioni non governative, consentendo di concentrarsi su iniziative condivise per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Un elemento cruciale è la possibilità di analizzare grandi quantità di dati provenienti da varie fonti, per identificare tendenze, individuare soluzioni efficaci, monitorare i progressi e supportare decisioni e strategie in scenari sempre più complessi che richiedono risposte multifattoriali. L’adozione diffusa di tecnologie contribuisce a ridurre il divario tecnologico tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, consentendo di affrontare in modo più efficiente le sfide locali e contribuire al raggiungimento degli obiettivi globali.

Conclusioni

In sintesi possiamo dire che la sinergia di intelligenza artificiale e robotica contribuisce a creare un ecosistema di collaborazione più dinamico e inclusivo per affrontare le sfide globali e promuovere lo sviluppo sostenibile. Non si tratta di indicazioni astratte, ma di casi di studio concreti che vengono sviluppati quotidianamente anche nelle nostre scuole, grazie ai programmi di robotica educativa e alle sfide di tecnologia inclusiva lanciate da originali eventi come la RomeCup.

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Lavori recenti hanno mostrato i progressi e le prospettive di presentare le istruzioni per mezzo di robot fisicamente collaborativi utilizzando approcci di insegnamento enattivo, più simili a quello umano (Ajoudani et al. 2018).Si prevede che la prossima generazione di robot autonomi funzionerà con maggiori capacità senza o con limitata supervisione, così come la prossima generazione di robot interattivi, con capacità cognitive, sociali e fisiche intuitive, sicure ed efficienti notevolmente migliorate, per assistere ed interagire con gli esseri umani.Questo è in linea con la visione della International Federation of Robotics (IFR) che nel suo position paper su “L’impatto della robotica sull’occupazione” riconosce le crescenti esigenze di flessibilità e resilienza della produzione e come una maggiore adozione di robot offra grandi vantaggi anche per i lavoratori della produzione , creando ruoli nuovi e interessanti con nuovi profili di competenze. In Italia diversi enti si occupano della promozione della Robotica collaborativa, recentemente il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha favorito la creazione di Artes 4.0 centro nazionale di competenza incentrato proprio sulla Robotica Collaborativa e le tecnologie e sistemi digitali 4.0 abilitanti.È ampiamente dimostrato che l’automazione non porta alla sostituzione del lavoro, ma piuttosto a una riallocazione sia dei lavori che delle attività in cui i robot completano e aumentano il lavoro umano eseguendo attività di routine o pericolose. Per fare in modo che i robot si integrino e aumentino il lavoro, il futuro prevederà che robot e umani lavorino insieme, in modo che i robot sostituiranno le attività lavorative, ma non sostituiranno i posti di lavoro._NoteSLAM acronimo inglese per Localizzazione Simultanea e Ricostruzione dell’ambiente ↑BibliografiaAjoudani, Arash, Andrea Maria Zanchettin, Serena Ivaldi, Alin Albu-Schäffer, Kazuhiro Kosuge, and Oussama %J Autonomous Robots Khatib. 2018. ‘Progress and prospects of the human–robot collaboration’, 42: 957-75.EU Directorate, Reseach and Innovation. 2021. “Industry 5.0 Towards asustainable, human-centric and resilient European industry.” In, edited by European Commission.Mountz, Mick. 2012. “Kiva the Disrupter.” In Harvard Business Review.Østergaard, Esben H %J Retrieved on February. 2018. ‘Welcome to industry 5.0’, 5: 2020.Tiseni, Luca, Domenico Chiaradia, Massimiliano Gabardi, Massimiliano Solazzi, Daniele Leonardis, Antonio %J IEEE Robotics Frisoli, and Automation Magazine. 2021. ‘UV-C Mobile Robots with Optimized Path Planning: Algorithm Design and On-Field Measurements to Improve Surface Disinfection Against SARS-CoV-2’.

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