Una questione di millisecondi
Quando arrivò Google, alla fine degli anni ‘90, la cosa strabiliante per noi che eravamo utenti del primo, caotico Web, erano i tempi di risposta: su una schermata bianca e pulita c’era, e c’è ancora, una stringa dove scrivere una richiesta e quando ti arrivava la risposta c’era scritto che ti era arrivata in un certo numero di millisecondi. Il fatto che la nostra domanda potesse arrivare nei server di Google in California e tornare indietro con una risposta sensata e utile in quel lasso di tempo che possiamo paragonare a un battito di ciglia, era magia.
Ai tempi la regola sul Web, quando volevi navigare, era l’attesa: anche solo per andare online serviva un minuto buono in cui il computer restituiva suoni cui molti si sono affezionati; e per caricare un intero sito serviva spesso tanta pazienza. Da allora le cose sono
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