Vannacci: nelle classi separate non i disabili ma alunni con diverse capacità per seguirli meglio, la scuola dev’essere dura perché la vita è severa
Il generale Roberto Vannacci
“La scuola deve essere dura e severa perché la vita è severa”: a dirlo è stato Roberto Vannacci, durante un’iniziativa promossa a Pisa dal comitato ‘Il mondo al contrario’. Il generale, candidato indipendente con la Lega alle prossime elezioni europee di giugno è tornato sulle stesse sue dichiarazioni a proposito dell’opportunità di creare classi separate con alunni che hanno problemi di apprendimento: in particolare, a fine aprile, Vannacci alla Stampa aveva detto che “delle classi con ‘caratteristiche separate’ aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare”.
Il 23 maggio, il generale ha spiegato meglio il concetto, dichiarando di non avere “mai detto che i disabili vanno messi in classi separate” e spiegando che parlava “di una tecnica che usano in Gran Bretagna, Stati Uniti e prima anche da noi”.