Studentessa con sclerosi multipla viene bocciata, ma il Tar annulla tutto: ‘Non l’hanno aiutata abbastanza’”
La giovane malata di sclerosi viene bocciata a scuola, ma il Tar annulla la decisione e le permette di continuare il percorso di studi
La storia inizia nel febbraio 2023, quando la minorenne riceve la drammatica notizia della patologia del sistema nervoso centrale. La scuola viene a conoscenza della sua condizione qualche giorno dopo e attiva un progetto di istruzione domiciliare “in coincidenza con il periodo di assenza per malattia”.
Tuttavia, il piano didattico personalizzato viene redatto solo il 30 maggio, cioè a pochissimi giorni dalla fine dell’anno scolastico. All’esito degli scrutini, l’adolescente viene bocciata per quattro insufficienze in altrettante materie.
Il padre presenta ricorso al Tribunale amministrativo della Lombardia, sostenendo che la scuola “non abbia tenuto in adeguata considerazione la particolare condizione” della figlia né “abbia attivato sufficienti strategie di recupero delle carenze scolastiche”.
La decisione del Tar Lombardia
L’8 settembre 2023, il Tar accoglie la domanda cautelare e ammette con riserva la minorenne a frequentare la terza classe del liceo. La decisione di merito, arrivata dopo l’udienza del 9 maggio scorso, ha ribadito e reso definitivo quanto disposto otto mesi prima.
Il collegio presieduto da Daniele Dongiovanni è partito dalla legge 170 del 2010, che “impone l’uso di una didattica personalizzata nei confronti di studenti con disturbi specifici di apprendimento (Dsa)” e dalla direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, che estende le garanzie di inclusività anche “agli studenti aventi bisogni educativi speciali (Bes), ossia presentanti una richiesta di speciale attenzione per altre ragioni, tra cui le condizioni di svantaggio sociale e culturale e i disturbi evolutivi specifici”.
Nel caso specifico, i giudici hanno argomentato che “non vi è dubbio che l’alunna richiedesse una speciale attenzione, come attestato dall’istituto scolastico alla riunione del 7 marzo 2023, ove è stata deliberata la predisposizione di un Pdp (Piano didattico personalizzato) per motivi di salute”.
Queste misure, se prontamente attivate, avrebbero potuto condurre a esiti valutativi differenti, considerando che tre delle quattro insufficienze finali non raggiungono la soglia della gravità, avendo riportato l’allieva il voto di 5
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