La soluzione del primo problema di maturità

L’interessante soluzione del problema di maturità scientifica del 1927. Il primo problema con la prima discussione vera, e senza Tartinville. Perché dedicarsi alla soluzione di un problema del 1927?
Nell’articolo di Matmedia “Cent’anni di maturità scientifica” è riportata la traccia del problema assegnato nella sessione estiva dell’anno 1926-‘27
L’interesse per il testo del problema è duplice. Interesse di natura storica: si tratta della prima traccia di maturità scientifica della riforma Gentile: le classi coinvolte erano quelle che, nell’anno scolastico 1923-’24, si erano iscritte al corso, di durata quadriennale, del liceo che aveva sostituito il liceo moderno e la sezione fisico-matematica dell’Istituto tecnico. Interesse didattico – culturale: la formulazione della traccia è indice di “un insegnamento che non doveva essere informativo ma formativo”
Era questo, in effetti, lo scopo della richiesta di completare la soluzione del problema con una discussione dei risultati e una generalizzazione della questione, lasciata alla libera scelta del candidato.
E’ noto che l’eccessiva enfasi data alla discussione del problema degenerò in seguito in un procedimento meccanico delle soluzioni e in una ripetitività delle tracce poco adatti ad una prova di «maturità».
Una giusta interpretazione della richiesta di “discussione” dovrebbe riferirsi, infatti, ad una maggiore consapevolezza dei risultati ottenuti e alla capacità di controllarne la coerenza confrontando casi particolari e generalizzazioni.
Importante è, anche, riconoscere l’eventuale significato geometrico dei risultati trovati per via algebrica.
La soluzione che proponiamo, per il problema del 1927, intende, inoltre, metterne in luce la versatilità nell’impostazione, nei metodi risolutivi e
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