Il paese della lentezza: scheda con poesia per bambini

Nel paese della lentezza, dove ogni gesto fluisce con spensieratezza e leggerezza, vi invito a scoprire una vita senza fretta. Un luogo magico dove il tempo si dilata tra il cielo, i prati, il mare e la sabbia sotto i piedi. Un invito a rallentare, ad ascoltare, a vivere ogni emozione. Perché nella lentezza, la vita si rivela nella sua piena bellezza.

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L’infinito potere della sabbia

Che cosa ci ha salvato dalle ere glaciali, nasconde più vita della foresta amazzonica e muove un giro d’affari di 70 miliardi di dollari? Risposta: la sabbia. E che cosa ha fatto nascere la matematica, i computer, il vetro, il calcestruzzo e il nostro Pianeta? Sempre la sabbia. Questo materiale impalpabile, su cui ci sdraiamo d’estate, ci influenza più di quanto immaginiamo: «La sabbia è uno degli attori principali della vita sulla Terra», dice Michael Welland, geologo britannico.
«È trasportata dai venti, dalla gravità, dai fiumi e dalle correnti marine. Ogni secondo si generano miliardi di granelli di sabbia: ciascuno impiega secoli per viaggiare dalle montagne al mare, essere sepolto nei fondali e tornare in atmosfera con le eruzioni vulcaniche o la collisione delle placche tettoniche».

Minerali, conchiglie, corallli. La sabbia è composta da minerali (per lo più composti del silicio: quarzo, argilla, granito) sminuzzati dal vento, dal ghiaccio e dall’acqua.. Ma le sabbie possono essere fatte anche di conchiglie, lava vulcanica, coralli e… escrementi di pesci pappagallo: sono loro gli artefici delle bianche spiagge caraibiche. Questo pesce ha una sorta di becco con cui inghiotte i coralli in cerca di cibo: poi ne espelle i resti triturati, al ritmo di 1 kg l’anno. Per la scienza, in realtà, qualsiasi materiale fra 0,06 e 2 mm è definibile come sabbia: quindi anche lo zucchero, il sale o le sementi.
Ma la sabbia ha un’influenza globale. E ogni granello ha un’identità unica: si può risalire alle rocce da cui è originato. Nel 1944 i geologi statunitensi scoprirono la provenienza di alcune mongolfiere incendiarie grazie alla sabbia con cui erano zavorrate. Venivano da una località del Giappone, che fu poi bombardata.

Scopri le storie geologiche delle più siginificative spiagge italiane nell’articolo Test sotto la sabbia, di Giovanna Camardo, su Focus 359 (settembre 2022). Leggi il nuovo Focus in edicola!
© Focus

Oggi la sabbia è il materiale più usato ed estratto dopo l’acqua. Ogni anno se ne scavano 40 miliardi di tonnellate in tutto il mondo: ci si potrebbe costruire un muro alto come un palazzo di 9 piani e largo altrettanto, per tutto l’Equatore. Infatti la sabbia è l’ingrediente principale del calcestruzzo. La sabbia è usata per fare smalti, plastiche, dentifrici, creme solari, inchiostri. E chip per computer: il silicio è estratto da sabbia di quarzo pura al 99,99999%.
Arcipelaghi artificiali. Ecco perché la sabbia muove un business globale di 70 miliardi di dollari. Con effetti critici: causa il 10% delle emissioni di CO2 , contribuisce all’erosione delle coste e sottrae una risorsa naturale che non si rinnova. «La sabbia sepolta negli edifici e nell’asfalto non torna più in circolo», avverte l’Unep, Programma Onu per l’ambiente. Basta citare Dubai: ha raschiato 835 milioni di tonnellate di sabbia dai fondali del Golfo Persico per costruire gli arcipelaghi artificiali “le Palme” e “il Mondo”, con effetti ignoti sulla vita sottomarina. O Singapore, che si è ampliata del 20% grazie alla sabbia importata: i prelievi massivi hanno cancellato 24 isole indonesiane, aprendo tensioni politiche con la Malesia sui nuovi confini marittimi.

Come limitare il saccheggio di sabbia? «Usare calcinacci e vetro per le costruzioni di bassa qualità, o i residui degli inceneritori, che producono malte resistenti. È urgente regolare l’estrazione di sabbia, sia in terraferma (alzando le tariffe delle concessioni) sia nelle acque», avverte Pascal Peduzzi dell’Unep. In Italia gli fa eco Legambiente: sabbia e ghiaia sono il 62,5% dei materiali cavati ma «le pianificazioni delle Regioni sono scarse e le imposte agli estrattori ridicole».
Sulla Luna. Gli scienziati studiano le dinamiche della sabbia. La fisica dei sedimenti, infatti, è cruciale per prevedere le valanghe o gli smottamenti. I materiali granulari hanno una dinamica insospettabile: la sabbia secca si comporta come un liquido, quella umida come un solido. Ralph Bagnold – ufficiale britannico affascinato dal Sahara, da cui vide riemergere la Sfinge – dedicò la vita alle dune del deserto: all’Imperial College di Londra fece costruire una galleria del vento per studiarne il moto.
Il suo libro sulla fisica della sabbia (1941) è stato uno dei testi base delle missioni della Nasa sulla Luna e su Marte, dove è cruciale conoscere le dinamiche della sabbia per posizionare in sicurezza le navicelle spaziali. La sabbia ha comportamenti complessi: quando c’è vento, per esempio, un granello può sollevare in aria una superficie ampia più di 6 volte il suo diametro e 200 volte il suo peso; e queste collisioni generano cariche di elettricità statica che tengono i granelli vicini al terreno. Ricostruire la dinamica della sabbia è un rompicapo: quanti granelli, lasciati cadere su una pila, occorrono per provocarne il collasso? È uno degli obiettivi (ancora lontani) delle teorie del caos.

Già Archimede di Siracusa, oltre 2.200 anni fa, colse il legame fra sabbia e matematica: intitolò L’arenario un trattato sui grandi numeri. Per dimostrare che possono estendersi all’infinito, calcolò quanti granelli riempirebbero la sfera celeste: circa 1063. Difficile dire se avesse ragione, ma di fatto creò i numeri esponenziali. La sabbia, infatti, è l’immagine dell’infinito. Per questo, nei Caraibi, si usa lasciarne una pila davanti a casa: se arrivasse un vampiro, non resisterebbe alla tentazione di contarne i granelli e rimarrebbe bloccato tutta la notte.
Infinita. Per enumerare i granelli di un litro di sabbia (17 milioni), uno al secondo, occorrerebbero 3 mesi e mezzo. Ecco perché l’abaco, la prima calcolatrice, deriva dal fenicio abak, “sabbia”: era una tavoletta su cui si disponevano sabbia e sassi; forse lo 0 riproduce l’impronta di un sasso eliminato. Ed è nato sulla sabbia il codice a barre: nel 1952 l’ingegnere Usa Norman Woodland, cercando un sistema veloce per fare i conti alle casse, disegnò sulla sabbia l’alfabeto Morse: allungò in verticale i punti e le linee, e creò il nuovo codice. Con la sabbia si può fare arte: in Tibet i disegni sulla sabbia (mandala) guidano la meditazione; quando sono finiti sono distrutti, perché tutto è transitorio.

I fiumi sono le principali autostrade della sabbia: ogni anno portano nei mari 8 km3 di materiale, che riempirebbero mezzo miliardo di camion. Nelle zone ad alto rischio idrogeologico, i sedimenti possono causare tragedie, ma nessun computer può ricostruire la fisica dei granelli: per studiare il moto dei sedimenti, al laboratorio Anthony Falls di Minneapolis hanno costruito il “Juras – sic tank”, una vasca da bagno lunga 47 metri in cui fanno precipitare 200 tonnellate di sabbia, variando la pendenza e la superficie. Ma è difficile, anche ai più esperti, fare previsioni: nel 1944 la nave Usa Richard Montgomery risalì il Tamigi con un carico di bombe. La nave si incagliò nell’estuario, su un banco di sabbia a Sheerness, e fu abbandonata. È ancora lì, delimitata da boe, carica di 3.000 t di esplosivi: occorrerebbero 35 milioni di € e 18 mesi di lavoro per bonificarla.

Quando la sabbia trasportata dai fiumi arriva in mare, si può depositare sulle coste o finire nei fondali. Ma non tutte le spiagge si formano per accumulo di sabbia: altre sono dovute all’erosione delle coste, al deposito di lave vulcaniche, conchiglie, escrementi di pesce, coralli. L’arcipelago delle Bahamas, 132 mila km 2 , è una piattaforma carbonatica: una barriera corallina che venne a galla per l’abbassamento dei mari nel Mesozoico. Cotti dal Sole, i carbonati si sono trasformati in una roccia spessa 5 km. E dobbiamo ringraziare i calcari finiti negli oceani se il clima della Terra resta equilibrato. I calcari si formano quando le piogge acide si uniscono a sabbie di silicati di calcio. Se arrivano in acqua fredda, che li scioglie, i mari rilasciano CO 2 , che riscalda l’atmosfera; se invece sfociano in acque calde, i calcari si depositano nei fondali, portando con sé la CO 2. Èil ciclo silicio-carbonio, meccanismo con cui la Terra si raffredda quando la temperatura sale troppo e viceversa.
Le sabbie mobili. La sabbia può essere un collante: se riusciamo a costruire i castelli di sabbia è merito della tensione di superficie fra l’acqua e l’aria, che lega due granelli vicini. E questo spiega anche le sabbie mobili: si formano quando l’acqua separa i granelli fra loro ma non riesce a drenare, lasciando la sabbia in sospensione. Il risultato è un fragile equilibrio fra solido e liquido: se ci si muove veloci, il movimento impedisce la dilatazione del liquido, e i granelli vanno a uno stato solido, cementando la persona. Nelle sabbie mobili si può morire di fame, caldo, ma non perché si viene risucchiati a fondo, come si vede nei film. Per estrarre un piede dalle sabbie mobili occorre la stessa forza necessaria a sollevare un’auto di media cilindrata.

Come liberarsi dalle sabbie nobili? Il segreto è muoversi lentamente, per permettere all’acqua di scorrere e riempire lo spazio intorno a voi. La dilatazione della sabbia è un problema tragico in caso di terremoti. Se si scaricano su uno strato di sabbia umida nel sottosuolo, ne causano l’espansione: l’acqua drena, viene meno l’adesione fra i granelli, e si aprono grandi crepe nel terreno che inghiottono intere città. L’Università della California ha trovato una soluzione: iniettare nel sottosuolo un batterio (Sporosarcina pasteurii) capace di cementare fra loro i granelli.

Nella sabbia si celano molte forme di vita, e diverse sono ancora da scoprire. Se una foresta pluviale può ospitare 16 tipi (phyla) di organismi, nella sabbia ce ne sono 22. Granchi, coccinelle scorpioni, scarabei, ma anche invisibili creature inferiori al mm, gli psammon. Si nutrono di foglie, batteri, animali morti: è merito loro se troviamo pulite – e piene di buchi – le spiagge, anche a Ferragosto. Fra le creature della sabbia ci sono animali resistenti come i tardigradi, capaci di sopravvivere fra i –200 °C e i +150 °C.
E le strutture più antiche sulla Terra sono le stromatoliti, sedimenti costruiti da cianobatteri intrappolando granelli di sabbia coi loro filamenti: la sabbia è stata la culla della vita. E gli stessi pianeti non sono che sabbia e polveri interstellari coagulate fra loro in milioni di anni. È falso, invece, che le perle si formino se un grano di sabbia entra in un guscio d’ostrica: occorrono materiali più grandi, come frammenti di conchiglia. Ma con tutto ciò che fanno i granelli, pretendere anche le perle sarebbe troppo.

Unità educativo didattiche di apprendimento per la settimana: la primavera, il mese di aprile, la Pasqua, schede di grammatica e di analisi logica – Educare alla pace, alla libertà, alla fratellanza

E’ domenica e già ci si prepara per le lezioni da predisporre per la seconda settimana del mese di aprile. Il sito di didattica è ricco di argomenti per questo periodo e pertanto vi propongo alcune unità educativo didattiche che potrebbero risultare utili nelle varie attività di apprendimento. Quali argomenti possono essere utili questa settimana quale spunto per le lezioni? Il mese di aprile presenta scenari che offrono tantissimi spunti didattici i quali ricadono in modo estremamente positivo sulla sfera motivazionale del bambino e conseguentemente fanno leva sulla volontà di apprendere.Per la parte grammaticale il sito è ricco di proposte che vi propongo in toto. Non rimane che sfogliarle, potrebbero offrire qualche idea adatta per i vari percorsi educativo didattici di apprendimento. I post proposti tengono conto anche degli articoli che i docenti ricercano sul sito in questo periodo dell’anno scolastico. Eccovi i link da poter visionare:La primaveraLa primavera con la sua magnifica girandola di colori, suoni ed odori, si presta particolarmente per numerose attività educativo didattiche di apprendimento. Nel sito è possibile visionare numerosi post, relativi a questo argomento, che suscitano l’interesse delle bambine e dei bambini facili da consultare, ed eventualmente stampare, con le relative schede per la lettura, l’analisi e la comprensione del testo. Eccovi i link da poter visionare:Aprile, dolce dormire di Ugo Betti”Arriva la primavera” – Dettato – Analisi, comprensione, ed interpretazione del testoRacconto di primavera: “La pioggia e le farfalle” – Analisi, comprensione ed interpretazione, del testo”La primavera” – Dettato – Analisi ed interpretazione del testoRitorna la primavera – Brano tratto da “Il Gigante Egoista” di Oscar Wilde – Lettura e comprensione del testo – Approfondimenti grammaticaliLa canzone della chiocciola di Jacques Prevert – Lettura e comprensione del testo.Primavera: “Ode a un ciuffo di violette” poesia di Pablo Neruda – Spunti grammaticali”I dodici mesi”, filastrocca di Gianni Rodari – Analisi ed interpretazione del testoPoesie, racconti, temi e dettati, che potrebbero interessarti:”I doni”, le quattro stagioni in una filastrocca di Angiolo Silvio NovaroPrimavera: “Ode a un ciuffo di violette” poesia di Pablo Neruda – Spunti grammaticaliLe quattro stagioni: filastrocche a rima baciata ed a rima alternataAprile, dolce dormire di Ugo BettiPrimavera in montagnaAprile di Aldo PalazzeschiPoesia di primaveraE’ dolce primavera di VirgilioPrimavera di Giovanni PascoliMarzo di Angiolo Silvio NovaroBrilla nell’aria di Giacomo LeopardiPrimavera di Stefano Bordiglioni”Una goccia di pioggia” di Mario LodiPasqua di Ada NegriAria di festa (tratto da i Malavoglia) di Giovanni VergaAlleluja di Angiolo Silvio NovaroFiabe antiche: “Il drago e l’uovo di Pasqua”Filastrocche di maggioFilastrocche d’aprileFilastrocche di marzoDettato: “Aspetti della primavera in campagna”. Spunti grammaticali.La PasquaEccovi una serie di link che affrontano il tema della Pasqua. Non è detto che non possano risultare utili per l’elaborazione di percorsi educativo – didattici di vario tipo:Il paese delle uova di cioccolato”E’ Pasqua!” di Maria Grazia BucceriRacconto di Pasqua “La Risurrezione” di Giovanni Papini”Gesù” di Giovanni Pascoli”Pasqua” di Ada NegriRacconto pasquale: “Aria di Pasqua” di Giovanni Verga”Alleluja” di Angiolo Silvio Novaro”Resurrezione” di Alessandro Manzoni”La domenica dell’ulivo” di Giovanni Pascoli”Pasqua” di Giovanni GozzanoRacconto di Pasqua: “La leggenda della passiflora”.”Il pianto della Madonna” di Angiolo Silvio NovaroFiaba antica: “Il drago e l’uovo di Pasqua”Dall’uovo di Pasqua” di Gianni Rodari”Pasqua” di Gianni RodariCronaca delle vacanze pasqualiDecodificare un racconto: “Felici come una Pasquetta”Racconto di Pasqua con schema di lavoro: “Il coniglio Pasqualino”Poesia di Pasqua: Gesù o Barabba?”Vola colomba bianca I due volti della PasquaEducare alla paceNon solo in questo tragici giorni ma in ogni istante la scuola può e deve lottare per il rispetto dei valori fondamentali che la vita in comune comporta. Educare alla pace, la libertà, l’uguaglianza tra uomini e donne, tra tutti le persone “senza distinzioni” di alcun tipo. Sono questi obiettivi irrinunciabili a cui la società tutta deve dare il proprio contributo. Le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, si rivelano molto sensibili a questi argomenti che incidono sulla sfera motivazionale, fanno da leva alla volontà, e offrono spunti straordinariamente coinvolgenti, trasversali a tutte le materie oggetto di studio. Educare ed istruire sono due facce della stessa medaglia.(e. b.)Dichiarazione ONU sul diritto alla pace (2016)Articolo 1Ognuno ha il diritto di godere la pace in modo che tutti i diritti umani sono promossi e protetti e lo sviluppo è pienamente realizzato.Articolo 2Gli stati devono rispettare, implementare e promuovere l’eguaglianza e la non discriminazione, la giustizia e lo stato di diritto e garantire la libertà dalla paura e dal bisogno quali misure per costruire la pace dentro e fra le società.Articolo 3Gli Stati, le Nazioni Unite e le agenzie specializzate, in particolare l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura devono assumere appropriate misure sostenibili per implementare la presente Dichiarazione. Le organizzazioni internazionali, regionali, nazionali e locali e la società civile sono incoraggiate a prestare supporto e assistenza nell’implementazione della presente Dichiarazione.Articolo 4Saranno promosse le istituzioni internazionali e nazionali di educazione per la pace al fine di rafforzare fra tutti gli esseri umani lo spirito di tolleranza, dialogo, cooperazione e solidarietà. Per questo scopo, l’Università per la Pace deve contribuire al grande compito universale di educare per la pace impegnandosi nell’insegnamento, nella ricerca, nella formazione postuniversitaria e nella disseminazione della conoscenza.Articolo 5Nulla della presente Dichiarazione sarà interpretato in senso contrario agli obiettivi e ai principi delle Nazioni Unite. Le disposizioni contenute nella presente Dichiarazione devono essere intese in linea con la Carta delle Nazioni Unite, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e i pertinenti strumenti internazionali e regionali ratificati dagli Stati.Quali percorsi educativo didattici possono essere utili perché gli alunni interiorizzino i valori fondamentali che devono regolare la vita in comune? Il sito per la scuola primaria è ricco di racconti, poesie, filastrocche, temi, che mi auguro possano favorire un approccio positivo a questi argomenti fondamentali per il vivere insieme:Giornata della pace della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse (4 ottobre)Scuola e immigrazione: poesie, filastrocche, temi.Festa della Repubblica, 2 giugnoCome mai gli uomini muoiono in guerra?Tema: Racconto la mia esperienza con i compagni di scuola stranieriBreve unità didattica sul Natale: “Se io fossi Gesù Bambino vorrei che … “.San Francesco: attività educativo didattiche per la scuola primaria.”Lettera a Gesù” poesia di Mario LodiPoesia per la pace, di Berthold BrechtAttività educativo didattiche per la scuola primaria sul tema dell’immigrazione: racconti, poesie, filastrocche.Tema: “L’amicizia” di Francesca JupeUna poesia per la pace: “La pelle”Il gelato alla pacePoesie e filastrocche di Natale per bambini della scuola primariaFesta di Ognissanti: poesia per la Pace – Attribuita a San Francesco d’AssisiLa recita nella scuola primaria: “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. Una canzone per la pace.La leggenda della mimosa – Un racconto per l’8 marzo, festa della donnaLa leggenda dell’estate di San Martino – Percorsi educativo didattici di apprendimento”I due volti della Pasqua” poesia di Ercole Bonjean”Un giorno qualunque”, poesia di Ercole Bonjean”Vola colomba bianca” poesia di Ercole Bonjean”Ad un passo dalla costa” (proposta di lettura sul tema dell’immigrazione per la classe quinta della scuola primaria)Il Cantico delle Creature – San Francesco d’Assisi (adattamento del testo per la scuola primaria)”Il giorno più bello”, poesia di Ercole Bonjean”Io amo la Terra” poesia”Per non dimenticare” (la giornata della memoria)”Il Barbone aristocratico” “Un albero speciale” “Il mio maestro”Una filastrocca per l’ambiente”La Befana e il Befanone””Un giorno qualunque””Un regalo di Natale dal cielo”Nel giorno di San Francesco”Nuovo Anno”Lettera di Babbo Natale ai bambiniSchede di grammatica e di analisi logicaScheda di grammatica: i pronomi – Spiegazioni, prove di verifica, ed esercizi di analisi grammaticaleScheda di grammatica: le preposizioni semplici ed articolate – Spiegazioni, prove di verifica, ed esercizi di analisi grammaticaleScheda di grammatica: le congiunzioni – Spiegazioni, prove di verifica, ed esercizi di analisi grammaticaleScheda di grammatica: le esclamazioni o interiezioni – Spiegazioni, esercizi di grammatica, prove di verifica.Scheda di grammatica: gli avverbi – Spiegazioni, prove di verifica, ed esercizi di analisi grammaticaleScheda  di grammatica – Le coniugazioni dei verbi: il modo infinitoScheda di grammatica – Il modo indicativo dei verbi: il tempo presenteScheda di grammatica – Il modo indicativo dei verbi: il passato prossimoScheda di grammatica – il modo indicativo dei verbi: il trapassato prossimo e il trapassato remotoScheda di grammatica – Il modo indicativo dei verbi: l’imperfettoScheda di grammatica – Il modo indicativo dei verbi: il passato remotoScheda di grammatica – Il modo indicativo dei verbi: il futuro sempliceScheda di grammatica – I verbi al modo condizionaleScheda di grammatica – I verbi al modo congiuntivoScheda di grammatica – I verbi irregolariScheda di grammatica – I verbi indefinitiScheda di grammatica – I verbi transitivi e intransitiviScheda di grammatica – La forma attiva e passiva del verboScheda di grammatica – I verbi riflessiviScheda di grammatica – I verbi impersonaliTi potrebbero interessare:Spiegazioni ed esercizi di grammaticaSpiegazioni ed esercizi di analisi logicaSchede di analisi logicaChe cos’è l’analisi logica e perché la studiamoIl soggetto e il predicato: l’enunciato minimo, spiegazioni ed eserciziIl soggetto e il predicato: spiegazioni ed eserciziIl soggetto e il predicato: esercizi di ribadimentoIl soggetto sottinteso: spiegazioni ed eserciziIl soggetto: eserciziIl soggetto (spiegazione ed esercizi per la classe quinta)L’attributo, l’apposizioneIl predicato verbale ed il predicato nominaleIl predicato verbaleIl predicato nominaleIl predicato verbale e nominale: eserciziIl complemento oggetto o direttoI complementi indirettiIl complemento di specificazioneIl complemento di termineIl complemento di tempoIl complemento di materiaIl complemento di mezzo Il complemento di causaIl complemento di modoIl complemento di origineIl complemento di luogoIl complemento predicativo del soggetto e dell’oggettoIl complemento d’agente e di causa efficienteEsercizi di analisi logicaEsercizi di analisi logicaEsercizi di analisi logicaVerificheVerificheVerificheTutti i post di analisi logicaRicordo alle colleghe ed ai colleghi che il motore di ricerca, presente in home page, è ricco di tantissimi argomenti che possono risultare utili per le varie attività didattiche. Buon proficuo lavoro dal maestro Ercole!

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