Ilaria Salis: “Voglio tornare a insegnare, amo il mio lavoro. So già cosa risponderò se gli alunni mi faranno domande”

Com’è noto qualche giorno fa la docente e attivista Ilaria Salis, detenuta in carcere in Ungheria, in condizioni disumane, per aver aggredito un neonazista, ha ottenuto i domiciliari. La donna, candidata alle elezioni europee con Alleanza Verdi Sinistra, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica.

Ilaria Salis e le letture in prigione

La maestra di Monza ha raccontato i suoi giorni, 466, in cella: “Durante i primi periodi il tempo non passava mai, perché ero abituata ai ritmi di una persona libera e attiva. Sola, rinchiusa, senza contatti con l’esterno, non sapevo neppure che ore fossero, la notte era indistinguibile dal giorno. Poi, pian piano, le cose sono un po’ migliorate. Si trova il modo per sopravvivere, si riesce a gestire la monotonia di giornate tutte uguali. Però, certo, che tu sia da sola o con altre sette persone, 23 ore al giorno in cella sono alienanti”.

Ecco cosa le ha

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