Ius soli: più della metà dei giovanissimi (11-19 anni) vogliono che la cittadinanza italiana venga attribuita al momento della nascita

Per i giovanissimi tra gli 11 e i 19 anni, essere italiano significa principalmente essere nati in Italia. Questa opinione è condivisa dal 54% degli italiani e dal 45,7% degli stranieri.

E quanto emerge da una indagine svolta dall’Istat nei mesi scorsi, i cui risultati sono stati resi noti da pochi giorni.
“Rispettare le leggi e le tradizioni italiane” è la seconda opzione indicata dagli intervistati: viene indicata complessivamente da poco meno del 48% ma risulta essere la prima scelta per i ragazzi stranieri nati all’estero.
“Parlare la lingua italiana”, ha raccolto nell’insieme meno del 32% delle preferenze, è stata però una modalità scelta frequentemente dai ragazzi cinesi (41,4%) che probabilmente considerano la nostra lingua particolarmente difficile e per i quali può rappresentare quindi un potenziale elemento di esclusione.

L’importanza attribuita al paese di nascita si riflette anche sul generale favore da parte dei giovanissimi per l’acquisizione di cittadinanza in base allo

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