Inaz lancia la soluzione per cedolini accessibili ai non vedenti
I punti chiave
- La soluzione innovativa di INAZ
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A inventare il «cedolino», come lo conosciamo oggi, è stato il signor Valerio Gilli, che nel 1948 creò l’azienda “Innovazione aziendale” ((INAZ). Oggi, l’azienda milanese, nelle mani della figlia Linda Gilli, è diventata una solida “media company” basata su un software proprietario e con una vasta rete di sedi territoriali, gestendo oltre 18.000 soluzioni software, processando 220.000 cedolini mensili in outsourcing. Impegnata da tempo nella rimozione delle barriere digitali e nella promozione dell’accessibilità tecnologica, l’azienda, con un team di circa 650 dipendenti e oltre 60 milioni di fatturato annuo, la tecnologia, ha sviluppato una soluzione che rende il cedolino dello stipendio accessibile ai lavoratori non vedenti.
La soluzione innovativa di INAZ
Il software sviluppato da INAZ, già disponibile, permette ai lavoratori non vedenti di consultare il proprio cedolino in modo semplice e intuitivo, rappresentando un passo concreto verso l’autonomia e l’inclusione lavorativa per i non vedenti. Si tratta di un’innovazione in grado di trasformare il cedolino PDF in un documento compatibile con gli screen reader, strutturato per simulare la lettura di un cedolino cartaceo. Gli utenti non vedenti possono così navigare tra le diverse sezioni utilizzando i comandi dello screen reader e ricevere informazioni chiare e concise su ogni voce del cedolino. Inoltre, il software – accessibile è disponibile per i clienti INAZ che utilizzano l’applicazione Payroll – consente di convertire anche i cedolini di mesi o anni precedenti in formato accessibile, garantendo così un accesso completo alla documentazione per i lavoratori non vedenti. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda ha impiegato un team di specialisti dedicati che ha implementato la tecnologia in meno di un anno.
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Un percorso verso l’accessibilità totale
Questo software inclusivo è un’ulteriore tassello di INAZ per completare un percorso volto a rendere le proprie applicazioni sempre più accessibili. Un percorso include interventi sulle funzionalità di self-service rivolte a tutti i dipendenti, non solo agli operatori degli uffici HR. A partire dalla App HR, il Portale del Dipendente con la sua Home Page, i widget informativi, i work flow autorizzativi, le richieste nell’ambito delle presenze e l’accesso ai cedolini. Ka tecnologia, quando utilizzata responsabilmente ed eticamente, può migliorare significativamente la vita delle persone, come sottolinea Linda Gilli, Cavaliere del lavoro e presidente di INAZ: “Dobbiamo sviluppare soluzioni che migliorino la vita delle persone, preservando sempre il fattore umano ed evitando un uso sconsiderato della tecnologia”.
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