Docenti precari, in 400mila, dopo la sentenza della Corte di Cassazione, possono recuperare uno stipendio per anno di precariato
Circa 400mila docenti precari potrebbero recuperare uno stipendio intero grazie alle ferie maturate ma non ancora godute. Le sentenze dell’UE e della Corte di Cassazione italiana sono chiare: i dirigenti scolastici devono invitare formalmente i supplenti a usufruire delle ferie prima della scadenza del contratto, pena il dover pagare l’indennità sostitutiva.
Sono in particolare coinvolti gli insegnanti con supplenze brevi o annuali terminate al 30 giugno 2024, o comunque al termine delle lezioni. Se i presidi non li avranno collocati in ferie, dovranno corrispondere lo stipendio relativo ai giorni non fruiti.
Si tratta di un importo pari a circa una mensilità per le lunghe supplenze. Per ottenerlo, però, i docenti interessati dovranno fare ricorso, dimostrando di non aver ricevuto l’invito formale.
Recentemente i tribunali di Firenze, Parma e Trapani hanno risarcito precari con somme tra i 2.400 e i 4.000 euro, confermando che spetta loro l’indennità anche se non hanno chiesto le ferie, a patto che non siano stati invitati per iscritto a goderne prima della scadenza.
Un’occasione, quindi, per i tanti precari della scuola di recuperare uno stipendio extra grazie a ferie maturate ma non ancora prese. Basterà presentare ricorso laddove i presidi non abbiano rispettato il loro dovere di invitarli formalmente.
Per info: [email protected]
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