Docenti o medici con titoli fasulli: percorsi a pagamento presi all’estero ma non solo – LA DENUNCIA
Il malcostume praticato per acquisire con furbizia e trucchetti la qualifica di medico, infermiere, fisioterapista o avvocato tocca anche il mondo dell’insegnamento: titoli finti, presi in sedi scolastiche indefinite, spesso collocate all’estero, producono ogni anno migliaia di giovani diplomati, abilitati e specializzati su sostegno. Peccato che si tratta di percorsi a pagamento, tutt’altro che di qualità e molto distanti dalle regole imposte a quelli accademici tradizionali che percorrono tutti gli altri aspiranti insegnanti.
La denuncia della Gilda
Il punto della situazione è stato fatto il 25 giugno a Roma, durante una conferenza stampa organizzata dalla Gilda degli Insegnanti dal titolo “Fabbriche dei Titoli” alla presenza dell’onorevole Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera, in collegamento con l’on. Elisabetta Piccolotti, della stessa Commissione e Luca Lantero, direttore del CIMEA, il Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche.
L’obiettivo dell’evento, in vista del G7 dei Ministri dell’Istruzione, in programma