Matematica nella letteratura latina
Il ruolo del pensiero matematico nella letteratura latina. Perché la tradizione non ha restituito alla nostra memoria una matematica latina come è avvenuto per la cultura greca?
Su segnalazione di Atalia Del Bene pubblichiamo un contributo di Paola Cassella relativo a una problematica che è stata oggetto di pregresse riflessioni su questo sito e continua a sollecitare gli studiosi. Nel contributo si evidenziano l’apprezzamento di Cicerone per “coloro che vengono chiamati matematici”, la posizione di Vitruvio circa il collegamento di diverse discipline nell’architettura, l’importanza della geometria per l’oratore asseverata da Quintiliano, la propensione enciclopedica di Plinio il Vecchio, lo stretto legame fra scienza e filosofia in Seneca. L’autrice, dottore in Filologia greca e latina, docente di Lingua e letteratura greca, referente per la Certificazione linguistica del latino, dalla rassegna delle fonti passa infine a prospettare un diverso approccio alla questione, dal momento che la moderna visione della scienza e della tecnica non corrisponde a quella degli antichi. (E.A. – B.S.)
Ad summum templum architecturae
Alcune considerazioni sulla cultura matematico-scientifica nel mondo romano
di Paola Cassella
Affrontare la questione di come la cultura scientifica si collochi all’interno della civiltà romana non è certo impresa semplice e non è possibile in questa sede rispondere a domande quali: che ruolo ha giocato il pensiero matematico nella letteratura latina? Perché la tradizione non ha restituito alla nostra memoria i nomi di importanti matematici latini così come è avvenuto per la cultura greca? È però nostra intenzione suscitare qualche riflessione a partire dalla lettura di
Continua la lettura su: https://www.matmedia.it/matematica-nella-letteratura-latina/ Autore del post: Matmedia Fonte: http://www.matmedia.it