Con l’autonomia differenziata stipendi più alti a docenti e Ata in servizio al Nord, Emiliano è convinto. Italia Viva raccoglie firme per abrogarla
Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia
Regione che vai, stipendi che trovi. Anche nella scuola. L’autonomia differenziata, voluta a tutti i costi dalla Lega e approvata in via definitiva alcune settimane fa alla Camera, dopo il precedente via libera via libera del Senato, potrebbe comportare l’assegnazione a docenti e Ata di stipendi diversificati anche nel comparto dell’Istruzione. Secondo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’ipotesi è tutt’altro che peregrina.
Rispondendo alla domanda di Bruno Vespa su quale penalizzazione potrebbe avere concretamente la Puglia dall’applicazione della riforma dell’Autonomia, Emiliano ha risposto sostenendo che “in alcune materie come scuola e sanità, approfittando di bilanci ordinari molto più ricchi di quelli del sud, il rischio è che si stabilisca una retribuzione aggiuntiva di medici, infermieri e insegnanti”.
Più che di aumenti stipendiali, si tratterebbe di indennità da assegnare al personale scolastico, come quello sanitario, impegnato in quei territori