SCUOLA: Manzi (PD) esorta la maggioranza a fermarsi sul CSPI

Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione istruzione alla Camera, ha recentemente rilasciato una dichiarazione riguardo alla questione del CSPI, l’organo più importante di garanzia del sistema d’istruzione.

“Lo avevamo denunciato già nei giorni scorsi ma l’inizio dell’esame degli emendamenti al decreto 71 in commissione lo conferma: la Lega continua a voler mettere le mani sul CSPI,” ha affermato Manzi. “L’obiettivo è sempre lo stesso: cambiare le regole per togliere autonomia ad enti terzi.”

Gli emendamenti depositati al decreto scuola prevedono l’aumento dei componenti nominati dal Ministro, lasciando invece inalterati i membri eletti dal mondo della scuola. Questo avviene mentre si sono svolte poche settimane fa le elezioni per il rinnovo dell’organismo e, come sempre, non si è avviato alcun tipo di confronto con il mondo della scuola.

“La volontà è quella di condizionare i pareri di un organo consultivo indipendente,” ha continuato Manzi. “Un organismo che ha sempre espresso – con ogni ministro – i propri pareri in modo autonomo ed indipendente, provando a suggerire miglioramenti e correzioni ai provvedimenti di competenza del ministero dell’istruzione.”

Manzi ha espresso preoccupazione per l’intento della destra di intervenire a ‘gamba tesa’ sulla composizione e le competenze del Consiglio. “Un atto molto grave che – nel caso in cui l’emendamento venisse approvato – condizionerebbe anche le competenze del Cspi, riducendo drasticamente il numero delle materie soggette al suo parere obbligatorio.”

“L’ennesimo atto che stravolge la visione partecipata e democratica della scuola,” ha concluso Manzi. “Chiediamo alla maggioranza di fermarsi e non approvare gli emendamenti al momento accantonati.”

Queste dichiarazioni di Manzi sottolineano l’importanza del CSPI nel sistema d’istruzione e la necessità di mantenere la sua autonomia e indipendenza. La questione rimane aperta e sarà interessante vedere come si svilupperà nei prossimi giorni.

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