Per le persone ma anche per i robot del futuro: ecco il primo piede artificiale di IIT
Un piede artificiale che si comporti come un piede naturale, nel senso che non solo regga il peso del corpo e permetta di camminare ma anche possa flettersi e adattarsi autonomamente agli ostacoli e ai diversi tipi di superficie: questa, in estrema sintesi, l’idea che ha portato i ricercatori dell’Istituto italiano di Tecnologia a sviluppare SoftFoot Pro.
La protesi è stata mostrata per la prima volta a Genova all’evento legato al G7 Salute alla presenza del ministro Schillaci: “Osservando camminare le persone con protesi di piede e i robot umanoidi nei nostri laboratori, abbiamo notato un incedere poco fluido dovuto anche alla caratteristica pianta piatta e rigida dei piedi di entrambi, sviluppati per garantire massimo appoggio ma incapaci di adattarsi al variare della pendenza, della conformazione del terreno e alle diverse pose come inginocchiarsi o piegarsi”, ha spiegato Manuel G. Catalano, ricercatore nel Laboratorio SoftBots di IIT.
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