Dal grafico al simbolico e viceversa.
L’Antologia didattica di Matmedia si arricchisce di un’altra bella pagina. Riguarda lo studio di una funzione e l’importanza di imparare a saper operare nei due versi: dal grafico al simbolico e viceversa.
“Nell’insegnamento non c’è tempo per perdere tempo” – G.Lolli
Questa nuova pagina dell’Antologia didattica è tratta dal Discorso sulla matematica di Gabriele Lolli. Un libro, edito nel 2011, il cui sottotitolo, Una rilettura delle Lezioni americane di Italo Calvino, dà un’idea abbastanza precisa di quale discorso si tratti. Sette capitoli in tutto; due introduttivi e poi un capitolo per ciascuna delle cinque lezioni di Calvino.
Un capitolo per la Leggerezza e, a seguire, nell’ordine: Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità. Come è noto, le lezioni di Calvino sono le proposte dello scrittore riguardo ai valori, o qualità, o specificità che più gli stavano a cuore e che egli augurava alla letteratura di questo terzo millennio di conservare quali caratteri dominanti. Cinque proposte che – è questo il discorso sviluppato da G. Lolli – sono applicabili tanto alla letteratura quanto alla matematica e al suo insegnamento.
Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità ( e si potrebbe aggiungere Consistenza, la sesta lezione programmata ma non scritta da Calvino) sono le qualità che caratterizzano il buon insegnamento tanto quanto la buona matematica e la buona letteratura.
Le pagine che seguono si trovano nel capitolo «Visibilità».
La loro lettura offre molti stimoli a ragionare di didattica e del ruolo che hanno le immagini nel «fare matematica». Un ruolo fondamentale, molto legato tra l’altro allo studio
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