Il silenzio dei cellulari

Il silenzio dei cellulari

Un nuovo inizio per le nostre aule

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Nel frenetico mondo contemporaneo, dove gli schermi digitali permeano ogni aspetto della nostra vita, la scuola diventa il palcoscenico di un’educazione che deve confrontarsi con sfide inedite. I bambini entrano in classe non solo per apprendere nozioni, ma per intraprendere un viaggio che li formerà come individui, sviluppando le loro capacità cognitive e le soft skills che saranno fondamentali nel loro futuro. Tuttavia, una delle maggiori insidie che oggi si annidano tra i banchi è l’uso eccessivo dei cellulari e delle tecnologie digitali, che distraggono e impoveriscono il percorso educativo.

Le neuroscienze ci insegnano che la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di riorganizzarsi formando nuove connessioni neuronali, è essenziale per l’apprendimento. Questa plasticità richiede attenzione focalizzata e impegno attivo, condizioni che i dispositivi mobili spesso compromettono. La distrazione causata dai cellulari non solo limita l’impegno cognitivo, ma sovraccarica anche la memoria di lavoro, rendendo difficile per gli studenti elaborare e memorizzare informazioni in modo efficace.

La scrittura a mano, al contrario, emerge come un potente alleato nello sviluppo cognitivo e emotivo. Scrivere attiva la corteccia prefrontale, stimola la coordinazione motoria fine e favorisce la produzione di mielina, migliorando così la trasmissione degli impulsi elettrici nel cervello. Questi processi non solo rafforzano le capacità cognitive e motorie, ma aiutano anche a gestire lo stress e ridurre i tic nervosi, che possono essere esacerbati dall’uso eccessivo dei dispositivi digitali. Promuovere la scrittura manuale nelle scuole non è solo una questione di tecnica educativa, ma un atto poetico che riscopre la profondità dell’esperienza umana. Si immagini una classe dove i bambini, con le mani strette attorno a penne e matite, tracciano le loro idee su fogli bianchi, riempiendoli di pensieri, emozioni e sogni. Ogni parola scritta diventa un filo d’oro che intreccia memoria e creatività, attenzione e riflessione, creando una tessitura complessa e ricca.

La tenuta di un diario, per esempio, è un’attività che va oltre la semplice annotazione dei compiti. Scrivere un diario aiuta gli studenti a organizzare i pensieri, esprimere le emozioni e monitorare i progressi personali. Questo rituale quotidiano non solo migliora le capacità organizzative e cognitive, ma calma la mente, riduce lo stress e promuove un senso di realizzazione e autostima. Molti paesi stanno riconoscendo l’importanza di questa pratica e adottano politiche che limitano l’uso dei cellulari nelle scuole. Italia, Francia, Finlandia, Svezia, Paesi Bassi e molti altri stanno reintroducendo la scrittura manuale come elemento centrale dell’educazione. Queste politiche non sono semplici regolamenti, ma espressioni di una visione educativa che cerca di bilanciare il progresso tecnologico con le pratiche tradizionali che nutrono l’anima e la mente.

Nel rapporto dell’UNESCO “Global Education Monitoring Report, 2023”, si evidenzia come la vicinanza dei telefoni cellulari possa interrompere significativamente la concentrazione degli studenti, richiedendo fino a 20 minuti per ritornare allo stato di attenzione precedente. La rimozione degli smartphone dalle scuole ha dimostrato di migliorare i risultati di apprendimento, creando un ambiente più armonioso e produttivo. Scrivere a mano diventa, dunque, un atto di resistenza contro l’effimero, un invito a rallentare e riflettere, a connettersi con se stessi e con il mondo in modo più profondo e significativo. Le politiche educative, che promuovono la scrittura manuale, riflettono un impegno globale per creare ambienti scolastici dove tecnologia e tradizione si fondono in un abbraccio armonioso, favorendo uno sviluppo cognitivo ed emotivo equilibrato. In questo equilibrio delicato, prepariamo le future generazioni a vivere pienamente, con mente lucida e cuore aperto, in un mondo che celebra tanto il progresso quanto la bellezza delle piccole cose.

Riscoprire il potere della scrittura manuale nelle scuole è un atto di amore verso gli studenti, un gesto che permette loro di immergersi profondamente nell’apprendimento, sviluppando competenze che trascendono l’aula e arricchiscono tutta la vita. Nell’intraprendere questo cammino, le scuole non solo educano e formano, ma scolpiscono anime. Ogni lezione, ogni esercizio di scrittura, ogni riflessione annotata in un diario, costruisce un ponte tra il presente e il futuro, tra il sapere e l’essere. La scrittura manuale diventa così un mezzo per coltivare l’attenzione, la disciplina e la creatività, qualità essenziali in un mondo dove le distrazioni sono ovunque. Le storie che gli studenti scrivono su carta diventano parte di una narrazione più ampia, un racconto collettivo che si intreccia con la storia della nostra civiltà. Ogni parola, ogni frase, ogni pagina scritta a mano aggiunge un nuovo capitolo a questo racconto, un capitolo che celebra la resilienza, l’ingegno e l’umanità. In un mondo sempre più digitale, questi capitoli scritti a mano ricordano che il progresso tecnologico non deve necessariamente allontanarci dalla nostra essenza umana, ma può invece coesistere con essa in un equilibrio armonioso.

L’atto di scrivere a mano favorisce una connessione più profonda con i propri pensieri e sentimenti. Quando gli studenti prendono in mano una penna, entrano in un dialogo intimo con se stessi. Questo dialogo non solo migliora le loro capacità di auto-riflessione e auto-regolazione, ma rafforza anche la loro capacità di empatia e comprensione verso gli altri. La scrittura diventa un viaggio interiore, un processo di scoperta e crescita personale che li aiuta a navigare le complessità del mondo moderno. Inoltre, la scrittura manuale promuove una cultura del rispetto e della considerazione. Quando gli studenti scrivono a mano, imparano a rispettare il ritmo naturale del pensiero e della parola, sviluppando una maggiore consapevolezza delle proprie idee e di quelle altrui. Questo rispetto si traduce anche in un maggiore apprezzamento per il lavoro degli insegnanti, che vedono nei loro studenti un impegno autentico e una partecipazione attiva.

Le politiche educative che limitano l’uso dei cellulari e promuovono la scrittura manuale riflettono una visione lungimirante, riconoscendo che il vero progresso si misura non solo in termini di innovazione tecnologica, ma anche nella capacità di mantenere viva la nostra umanità. Creare spazi di apprendimento, dove gli studenti possono concentrarsi, riflettere e scrivere a mano, significa coltivare menti che sono non solo informate, ma anche profondamente consapevoli e resilienti. In questi spazi di apprendimento, la scrittura a mano diventa un rituale che celebra la lentezza e la profondità, in contrasto con la velocità e la superficialità della vita digitale. È un ritorno alle radici dell’apprendimento, dove il sapere non è solo accumulo di informazioni, ma trasformazione interiore. Questo ritorno alle origini permette agli studenti di scoprire il piacere della scrittura, di sentirsi parte di una tradizione millenaria che ha sempre valorizzato la parola scritta come strumento di conoscenza e libertà.

Le esperienze educative che incorporano la scrittura manuale dimostrano che, nonostante le sfide dell’era digitale, esiste un modo per integrare il meglio di entrambi i mondi. La tecnologia può essere un supporto prezioso, ma è attraverso la scrittura a mano che gli studenti apprendono a dare forma ai loro pensieri, a riflettere criticamente e a esprimere se stessi in modo autentico. Nel futuro dell’educazione, immagino aule piene di studenti che scrivono a mano, che tengono diari e annotano i loro compiti con cura e dedizione. Queste pratiche, che possono sembrare semplici e tradizionali, hanno il potere di trasformare profondamente l’esperienza educativa, rendendola più significativa e completa.

La scrittura manuale e le altre buone pratiche educative tradizionali, non sono solo abilità da preservare, ma un valore da celebrare. In un mondo in cui la tecnologia rischia di soppiantare le esperienze umane più autentiche, esserappresentano un baluardo di autenticità e profondità. È un modo per ricordare agli studenti che, mentre abbracciamo le innovazioni del futuro, dobbiamo anche preservare e valorizzare le tradizioni che hanno forgiato la nostra civiltà. 

Limitare l’uso dei cellulari nelle scuole è un atto di visione e speranza, da sostenere con nuovi investimenti per creare ambienti di apprendimento dove tecnologia e tradizione si fondano in un’armonia perfetta. Un equilibrio che nutre lo sviluppo cognitivo ed emotivo, preparando le future generazioni a vivere pienamente, con mente lucida e cuore aperto, in un mondo che celebra il progresso e la bellezza delle piccole cose.

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Danza di sinapsi

Danza di sinapsiVerso una nuova didattica educativa

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Introduzione

Sinapsi danzanti, al ritmo delle reti neurali dell’Intelligenza Artificiale, illuminano il panorama di un’era in cui la tecnologia avanza inesorabilmente, quasi in punta di piedi, lasciando dietro di sé un’umanità spesso impreparata ad accoglierla. Tuttavia, in questo vortice di innovazione, emergono con forza le connessioni profonde create dalle tecnologie che ci permettono di accedere a internet, rete delle reti, che siano computer, smartphone, tablet o smartwatch. Viviamo in un tempo segnato da profonde contraddizioni, dove la bionica e la robotica sono ormai realtà concrete, e dove il metaverso inizia lentamente a dissolvere i confini tra il reale e il virtuale.

Questo nostro tempo è caratterizzato da nostalgici ritorni al passato e a metodi secolari d’insegnamento, che si contrappongono a investimenti senza precedenti nelle tecnologie didattiche. Ambienti di apprendimento sempre più digitali si scontrano con una popolazione di analfabeti digitali, che difficilmente riusciranno a sfruttare appieno i nuovi strumenti prima che questi diventino superati e obsoleti. Basti pensare alla storia delle LIM (Lavagne Interattive Multimediali): pochi le hanno davvero utilizzate appieno, mentre molti si sono limitati a considerarle come semplici sostituti dei proiettori, non riuscendo a sfruttarne il potenziale.

Eppure, in questo panorama di luci e ombre, le Neuroscienze hanno compiuto passi da gigante negli ultimi anni, integrandosi con lo sviluppo delle scienze cognitive. Questo progresso ha portato alla creazione di nuovi approcci didattici finalizzati alla realizzazione di ambienti di apprendimento ideali per ogni studente. Le Neuroscienze ci insegnano che ogni cervello è unico e che la didattica deve essere personalizzata per rispondere alle esigenze individuali. Questo significa formare una nuova generazione di insegnanti capaci di andare oltre la didattica trasmissiva, utilizzando in modo efficace la tecnologia e le nuove scoperte per garantire un successo formativo certo agli studenti.

Le neuroscienze, con la loro bellezza e complessità, ci svelano i misteri del cervello umano, un organo straordinariamente plastico e adattabile. Scopriamo che l’apprendimento non è un processo lineare, ma una danza sinaptica, una coreografia intricata che coinvolge emozioni, motivazioni e contesti ambientali. Ogni nuova scoperta ci avvicina di più a comprendere come creiamo e manteniamo i ricordi, come sviluppiamo le competenze e come possiamo sostenere ogni studente nel suo percorso di crescita.

In questo scenario, l’entusiasmo per le neuroscienze non è solo accademico, ma profondamente umano. Ogni connessione sinaptica che comprendiamo, ogni rete neurale che mappiamo, ci avvicina di più a un futuro in cui la didattica non è solo trasmissione di conoscenze, ma un viaggio condiviso verso la realizzazione del potenziale umano. È una chiamata all’azione per educatori, ricercatori e studenti, affinché si uniscano in un impegno collettivo per costruire un mondo in cui la tecnologia e la scienza lavorano in armonia con le aspirazioni umane, per creare ambienti di apprendimento che siano non solo efficienti, ma anche profondamente umani.

Oltre il Velo della Mente: La Danza delle Neuroscienze

Le neuroscienze, con la loro capacità di penetrare i misteri del sistema nervoso, ci offrono una lente attraverso cui osservare il cervello umano, questa meraviglia biologica che governa ogni aspetto del nostro essere. È attraverso lo studio delle sue intricate reti neuronali che scopriamo come impariamo, ricordiamo e trasformiamo le informazioni in conoscenza viva. Tra le scoperte più affascinanti vi è quella della plasticità cerebrale, un fenomeno che rivela la straordinaria capacità del cervello di riorganizzarsi e adattarsi in risposta alle esperienze.

La plasticità cerebrale ci racconta una storia di cambiamento e adattamento continuo. Immaginiamo il cervello come un paesaggio in costante mutamento, dove i sentieri neuronali si costruiscono e si demoliscono, si rinforzano e si ridimensionano, a seconda delle esperienze e degli stimoli che riceviamo. Ogni nuova esperienza, ogni nuovo apprendimento, lasciano un’impronta, modificano le connessioni sinaptiche, creano nuove vie attraverso cui i pensieri possono fluire. Questa dinamica continua di costruzione e ricostruzione ci dice che l’apprendimento non è mai statico, ma un viaggio perpetuo di scoperta e crescita.

Questa comprensione della plasticità cerebrale ha profonde implicazioni per l’educazione. Se il cervello è capace di adattarsi e trasformarsi, allora l’insegnamento deve essere altrettanto flessibile. L’educazione non può più essere vista come un semplice trasferimento di conoscenze predefinite, ma deve diventare un processo fluido, in grado di rispondere alle esigenze e alle esperienze uniche di ogni studente. Deve essere capace di stimolare il cervello in modi che siano significativi, rilevanti e coinvolgenti.

L’Intersezione del Pensiero: Neuroscienze e Scienze Cognitive

Gli studi cognitivi, concentrandosi sui processi mentali come la percezione, la memoria, l’attenzione e il linguaggio, offrono una mappa dettagliata delle funzioni della mente. Le neuroscienze, invece, penetrano i misteri biologici che sottendono questi processi, rivelando i meccanismi profondi che li governano. L’integrazione di queste due discipline ci permette di ottenere una comprensione più completa e sfumata del cervello e della mente, creando una base solida per sviluppare strategie didattiche che siano al contempo efficaci e mirate.

La percezione e l’attenzione, ad esempio, sono processi selettivi che influenzano in modo determinante l’apprendimento. Le neuroscienze cognitive hanno dimostrato come il concetto di “carico cognitivo” giochi un ruolo cruciale: sovraccaricare gli studenti con troppe informazioni contemporaneamente può ostacolare la loro capacità di comprendere e memorizzare. Invece, segmentare le informazioni in parti gestibili e utilizzare elementi visivi e uditivi per mantenere alta l’attenzione, può migliorare significativamente il processo di apprendimento. Immaginiamo un’aula dove le lezioni sono progettate non solo per trasmettere informazioni, ma per farlo in modo che il cervello degli studenti possa processarle efficacemente, senza essere sopraffatto.

La memoria, componente essenziale dell’apprendimento, segue un percorso complesso che va dall’acquisizione delle informazioni al loro consolidamento e recupero. Gli studi cognitivi ci mostrano queste fasi, mentre le neuroscienze chiariscono i meccanismi cerebrali sottostanti, come il ruolo dell’ippocampo nella formazione dei ricordi a lungo termine. Le tecniche didattiche che incorporano ripetizioni spaziate nel tempo e il recupero attivo delle informazioni sfruttano questi meccanismi naturali del cervello, potenziando la ritenzione delle conoscenze. Immaginiamo ora un ambiente educativo dove le lezioni sono strutturate in modo tale da favorire questi processi di consolidamento, con ripetizioni intelligenti e attività che stimolano il recupero attivo delle informazioni.

La metacognizione, o la consapevolezza e il controllo dei propri processi cognitivi, è un altro pilastro fondamentale per l’apprendimento efficace. Insegnare agli studenti strategie metacognitive, come la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione del proprio apprendimento, può migliorare significativamente la loro autonomia e le capacità di problem-solving. Le neuroscienze cognitive suggeriscono che questi approcci non solo aiutano gli studenti a diventare più consapevoli dei propri processi mentali, ma anche a gestire meglio le loro risorse cognitive, rendendo l’apprendimento più efficiente e personalizzato. Immaginiamo quindi una didattica che non si limiti a trasmettere nozioni, ma che insegni anche come pensare, come riflettere sul proprio processo di apprendimento e come migliorarlo continuamente.

Neuroscienze in Aula: Una Sinfonia di Apprendimento

Le neuroscienze ci raccontano una storia profonda e affascinante su come apprendiamo, rivelando che ogni studente possiede un modo unico e irripetibile di assimilare il sapere. Immaginiamo una scuola dove le tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, diventano alleate preziose nel creare percorsi di apprendimento personalizzati. Ogni studente può essere guidato attraverso un cammino educativo che tiene conto delle sue specifiche esigenze, dei suoi punti di forza e delle sue passioni. Questo non solo aumenterebbe la motivazione, ma renderebbe l’apprendimento un’esperienza profondamente efficace e gratificante.

Ma c’è di più: le emozioni giocano un ruolo cruciale in questo viaggio. Gli studi neuroscientifici ci insegnano che emozioni positive, come la gioia e l’entusiasmo, possono agire come potenti catalizzatori per la memorizzazione e la comprensione dei concetti. Un ambiente scolastico che coltiva il benessere emotivo diventa così un terreno fertile dove le menti possono fiorire. Pratiche di mindfulness, tecniche di gestione dello stress e un curriculum che valorizzi le competenze socio-emotive sono strumenti essenziali per creare questo ambiente. In una scuola così, l’apprendimento diventa non solo un processo cognitivo, ma anche un’esperienza emotiva positiva.

E poi c’è la memoria, quella componente essenziale dell’apprendimento che ci permette di trattenere e richiamare le informazioni nel tempo. Le neuroscienze ci suggeriscono che la ripetizione spaziata e il recupero attivo delle informazioni sono strategie potenti per consolidare la memoria a lungo termine. Gli insegnanti, con questa conoscenza, possono pianificare le lezioni in modo da massimizzare la ritenzione delle informazioni, creando un ciclo continuo di apprendimento e rafforzamento.

Infine, il cervello apprende meglio quando viene stimolato in modo multisensoriale. Un’aula moderna e futuristica trasforma l’educazione in un’esperienza sensoriale senza precedenti. Le pareti dell’aula, animate da schermi interattivi, pulsano di vita, mostrando contenuti educativi in tempo reale, pronti a rispondere al tocco curioso degli studenti. Le scrivanie, con superfici tattili avanzate, invitano a esplorare modelli 3D virtuali, rendendo tangibili concetti complessi e astratti.

Nel cuore dell’aula, un santuario di realtà aumentata e virtuale attende. Qui, gli studenti indossano visori VR e vengono catapultati in mondi straordinari, da intricati laboratori di scienze a antichi siti storici ricostruiti con precisione. I suoni ambientali, perfettamente sincronizzati con le esperienze visive e tattili, avvolgono gli studenti, trasformando l’apprendimento in un’avventura coinvolgente e dinamica.

In questo spazio, la tecnologia non è un mero strumento, ma un compagno vibrante nell’odissea dell’apprendimento. Essa accende la curiosità e alimenta la creatività, facendo di ogni lezione un viaggio emozionante e indimenticabile. La realtà aumentata e virtuale aprono portali verso universi lontani, rendendo i concetti più complessi accessibili e comprensibili attraverso esperienze immersive e pratiche.

In questo ambiente magico, l’apprendimento si eleva a un’avventura multisensoriale, dove ogni senso, stimolato e coinvolto, contribuisce a costruire una comprensione profonda e duratura del mondo. Le lezioni diventano racconti epici, le conoscenze acquisite si intrecciano con emozioni vivide, e ogni giorno di scuola si trasforma in un capitolo straordinario della grande storia della conoscenza.

Conclusione

Nonostante le infinite potenzialità, l’integrazione delle neuroscienze nell’educazione incontra sfide formidabili. C’è la necessità imperiosa di formare adeguatamente gli insegnanti, affinché possano abbracciare e applicare le scoperte neuroscientifiche con la maestria di un artigiano che plasma l’argilla. Ma c’è di più: la delicatezza delle implicazioni etiche, come la privacy degli studenti e l’uso responsabile delle tecnologie, ci richiede una prudenza amorevole e una saggezza profonda.

Le neuroscienze offrono un’opportunità unica per rivoluzionare il sistema educativo, trasformandolo in un organismo vivente, vibrante, in perfetta sintonia con le esigenze del nostro tempo. Immaginiamo di applicare le conoscenze sul funzionamento del cervello per sviluppare strategie didattiche che non solo migliorano l’apprendimento, ma che accendono la scintilla della motivazione e nutrono il benessere emotivo degli studenti. Tuttavia, queste meravigliose innovazioni devono essere affrontate con un approccio etico e consapevole, garantendo che ogni passo avanti sia compiuto in modo responsabile e inclusivo.

Eppure, nonostante tutto, ecco mille classi, mille alunni, tantissimi docenti, che giorno dopo giorno, anno dopo anno, reiterano lo stesso rituale. Le lezioni si ripetono nella loro identica ritualità, come una danza antica, ciclica, inesorabile. Si ripetono, rinascendo come una fenice dai ricordi degli insegnanti, che rivedono se stessi bambini, seduti nei banchi di scuola. Un rito semplice, fatto di lezioni frontali, compiti per casa, interrogazioni e compiti in classe. Un rito che, reiterandosi, celebra se stesso, rendendo vane tutte le meraviglie pedagogiche, cognitive, scientifiche e neuroscientifiche che il nostro tempo ci offre.

È come se il tempo si fosse fermato, un perpetuo ritorno all’uguale, una liturgia educativa che resiste al cambiamento. Eppure, il mondo fuori corre veloce, evolve, si trasforma. Le neuroscienze ci hanno mostrato che l’apprendimento è un processo dinamico, un continuo divenire. La plasticità cerebrale ci invita a innovare, a creare, a esplorare nuovi modi di insegnare e apprendere. Ma nella sacralità della classe, spesso, tutto rimane immutato, in un’eco infinita di passato.

Possiamo immaginare un futuro diverso, dove le aule siano vivaci fucine di idee, dove le tecnologie si integrino armoniosamente con la didattica, dove ogni studente sia visto e valorizzato nella sua unicità. Un futuro in cui l’educazione sia una danza armoniosa tra scienza e arte, tra rigore e creatività, tra tradizione e innovazione. Un futuro dove le neuroscienze non siano solo una promessa lontana, ma una realtà viva, pulsante, che trasforma ogni giorno la vita degli studenti e degli insegnanti.

Perché, in fondo, l’educazione è questo: un atto d’amore, un impegno verso il futuro, un sogno che diventa realtà. E le neuroscienze sono il soffio vitale che può risvegliare questo sogno, che può farci volare alto, oltre i confini del conosciuto, verso un orizzonte di infinite possibilità.

Fonti

Eric R. Kandel, “In Search of Memory: The Emergence of a New Science of Mind”, W. W. Norton & Company, 2007.

Howard Gardner, “Frames of Mind: The Theory of Multiple Intelligences”, Basic Books, 1983.

Carol S. Dweck, “Mindset: The New Psychology of Success”, Random House, 2006.

Stanislas Dehaene, “How We Learn: Why Brains Learn Better Than Any Machine…for Now”, Viking, 2020.

John Hattie, “Visible Learning: A Synthesis of Over 800 Meta-Analyses Relating to Achievement”, Routledge, 2008.

Concorso secondaria, calendari USR con abbinamenti sedi/candidati aggiornati al 26 marzo

Concorso ordinario scuola secondaria di primo e secondo grado, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il primo calendario delle prove scritte, per le varie classi di concorso. Come indicato nell’avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, gli Uffici Scolastici Regionali devono comunicare l’elenco delle sedi d’esame e gli abbinamenti dei candidati chiamati a sostenere le prove.

Concorso ordinario secondaria, abbinamenti sedi d’esame/candidati: avvisi USR aggiornati a sabato 26 marzo

Gli USR stanno pubblicando gli avvisi relativi agli abbinamenti dei candidati alle sedi d’esame, considerando che le prove scritte sono scattate nei giorni scorsi e che tale comunicazione dev’essere effettuata almeno 15 giorni prima della data di svolgimento delle prove. Gli avvisi devono essere pubblicati nei rispettivi albi e siti internet.

CONSIGLIAMO: Concorso Secondaria Parte Generale (ex avvertenze generali). Teoria + Quiz commentati per tutte le prove

Qui di seguito riportiamo gli avvisi pubblicati dagli USR, aggiornati a sabato 26 marzo: è bene, comunque, sottolineare che tali avvisi sono soggetti a potenziali variazioni e modifiche. Pertanto, ciascun candidato dovrà controllare personalmente la propria sede di destinazione della prova d’esame direttamente sul sito ufficiale del proprio Ufficio Scolastico Regionale di riferimento.

Piemonte

ADSS – ADMM – A019 – AB24 – AB25 – A022 – A060 – A048 – A012 – A049 28 e 29 marzo – avviso variazione sedi – B014 – B016 – A017 – variazione sede prova 1 aprile – A011 – A013 – A040 – A021 – A037 – B003 – Prove 5-6 aprile: A030 – AA25 – A023 – A042 – A008 – B015 – Prove 7-8 aprile: A015 – AC24 – A047 – A007 – A005 – A054 – A038 – A033 – B017 – A014 – Comunicazione variazione sede 11 – 12 – 13 aprile – Comunicazione variazione sede 7-8 aprile

Liguria

ADSS – ADMM – AB24 – A019 mattino – A019 pomeriggio – AB25 mattino – AB25 pomeriggio – Pubblicazione calendari prove scritte delle diverse classi di concorso

Lombardia

ADSS – ADMM – AB24 – AB19 – AB25 – Rettifica A019 – AB24 – A022 – A060 – rettifiche – A048 – A001 – A007 – A008 – A010 – A011 – A012 – A013 – A014 – A015 – A016 – A017 – A018 – A019 – A020 – A021 – A022 – A023 – A030 – A031 – A034 – A035 – A036 – A037 – A040 – A042 – A044 – A045 – A046 – A047 – A048 – A049 – A050 – A051 – A052 – A054 – A057- dalla cdc A060 alla cdc BD02 – A012 – rettifica A019 – ADSS – A048 – A049 – B014 – rettifiche A060 – A049 – A012 – A017 – B016 – Rettifiche convocazioni A060 – A022 – A012 – A048 – A049 – convocazioni A023 – A030 – AA25 AC25 – convocazioni A011 – A013 – A040 – A021 – A037 – B003 – rettifiche A012 – A048 – B006 – B015 – A008 – A042 – A014 -A033 – A036 – A054 – B017 – A015 – AC24 – A047 – A007 – Prove dell’11 aprile B019 – A052 – A064 – A058 – rettifiche convocazioni prove scritte A033 – A030

Veneto

A019 – AB24 – AB25 – ADMM – ADSS – A022 – A060 – A012 – A048 – A049 – B014 – B016 – A017 – A011 – A040 – A021 – A037 – B003 – A030 – AA25 – A023 – AC25 – A042 – A008 – B006 – B015 – A015 – AC24 – A047 – A007 – A054 – A033 – A036 – B017 -A043 – A014 – B019 – A052 – A058 – B021 – A032 – A044 – B018 – A061 – A059 – B022 – BB02 -B024 -BC02 – B026 – B005 –Avviso candidati muniti di ordinanze cautelari: prove in svolgimento dal 5 al 13 aprile

Provincia di Trento

ADMM – AB24 – A022 – A048

Friuli Venezia Giulia

Elenchi abbinamenti sedi d’esame/candidati per tutte le classi di concorso del primo calendario

Emilia Romagna

Elenco abbinamenti candidati/sede d’esame dal 14 al 18 marzo – A022 – A060 – A048 – avviso spostamenti – A012 -A049 – B014 – B016 – A017 – calendari prove dal 4 al 13 aprile

Toscana

ADSS – ADMM – AB24 – A019 – AB25 – prove scritte 21-22 marzo A022 –  A060 – A048 25 marzo – A012 – A049 – B014 –B016 – A017 – A011 – A013 – A040 – A021 – A037 – B003 – A030 – AA25 – A023 – AC25 – Rettifica A060 – A042 – A002 – A008 – B006 – B015 – Calendario prove scritte 7 aprile: A015 – AC24 – A047 – A007 – A005 – Calendario prove scritte 8 aprile: A054 – A038 – B017 – A043 – A014

Marche

ADSS – ADMM – A019 – AB24 – AB25 – A022 – A060 – A048 – A012 – A049 – B014 – B016 – A017 – A011 turno mattutino 4 aprile – A013 turno mattutino 4 aprile – A040 turno mattutino 4 aprile – A021 turno mattutino 4 aprile – A037 turno pomeridiano 4 aprile – B003 turno pomeridiano 4 aprile – A030 turno mattutino 5 aprile – AA25 turno pomeridiano 5 aprile – AC25 turno pomeridiano 5 aprile – A002 turno mattutino 6 aprile – A008 turno mattutino 6 aprile – A042 turno mattutino 6 aprile – B006 turno mattutino 6 aprile – B015 turno pomeridiano 6 aprile – A015 turno mattutino 7 aprile – A007 turno pomeridiano 7 aprile – A047 turno pomeridiano 7 aprile – A054 turno mattutino 8 aprile – B017 turno pomeridiano 8 aprile – A052 turno mattutino 11 aprile – A058 turno pomeridiano 11 aprile – A059 turno pomeridiano 12 aprile – A061 turno pomeridiano 12 aprile – B018 turno pomeridiano 12 aprile – B022 turno mattutino 13 aprile – B024 turno mattutino 13 aprile – BB02 turno mattutino 13 aprile – BC02 turno pomeridiano 13 aprile –Sedi e date svolgimento prove riservate ai candidati ammessi con provvedimento Tribunale

Umbria

A019 – AB24 – AB24 – ADMM – ADSS – Aule TAR – A022 – A048 – A060 – Aule TAR – A012 – A017 – A049 – B014 – B016 – Aule TAR – A011 – A013 – A040 – A021 – A037 – B003 – A030 – AA25 – A023 – A042 – A008 – B006 – B015 – A015 – A004 – A047 – A007 – A054 – B017 – A014 – prove 11-13 aprile

Lazio

A019 – AB24 – AB24 – ADMM – ADSS – rettifica elenchi AB24 AB25 – A022 – A060 – A048 – Rettifiche ADMM – A060 – AB24 – AB25 – A012 – A049 – B014 – B016 – A017 – rettifica AB25 – rettifica AB24 T2 – A019 – A022 – A048 – A049 – A060 – AB24 – AB25 – ADMM – ADSS – A017 – A012 – B016 – B014 scuole impegnate – Elenco sedi aggiornato per tutte le classi di concorso – A011 – A013 – A040 – A021 – A037 – B003 – A030 – AA25 – A023 – AC25 – A030 – A042 – A002 – A008 – B006 – B015 – A015 – A004 – A003 – AC24 – A047 – A007 – A005 – A006 – A054 – A038 – A033 – A036 – B017 – A039 – A043 – A014 – B019 – AF55 – AK55 – A052 – A064 – AE24 – AN24 – A058 – B021 – A032 – A044 – A016 – B018 – AI24 – A061 – A059 – B022 – BB02 – BA02 – B024 – BC02 – B026 – B005 – B009 – rettifica elenchi sedi B019

Abruzzo

Abbinamenti aule/candidati – avviso variazione orario

Molise

Abbinamenti aule d’esame/candidati 

Campania

ADMM – ADSS – A019T1 – A019T2 – A022T1 – A022T2 – A022T3 – A060T1 – A060T2  – A060_T3 – A060_T4 – AB24__T1 – AB24_T2 – AB25_T1 – AB25T2 – Rettifica abbinamenti sede di Torre Annunziata AB24 – AB25 – A060 – A012 – A013 – A014 – A015 – A017 – A021 – A023 – A030 – A031 – A033 – A037 – A038 – A039 – A040 – A042 – A043 – A044 – A047 – A048 – A049 – A058 – A059 – A061 – AA25 – AC25 – B006 – B015 – B016 – B017 – B018 – B019 – B021 – B022 – B024 – B026 – BA02 – BB02 – BC02

Puglia

ADSS – ADMM – AB24 – A019 – AB25 – A022 – A060 – A048 prove dal 14 al 25 marzo – avviso rettifica – A012 – A049 -B014 – B016 – A017 – Spostamento sede A060 – A005 – A007 – A008 – A011 – A013 – A014 – A015 – A021 – A023 – A030 – A033 – A036 – A037 – A039 – A040 – A042 – A043 – A044 – A047 – A054 -A058 – A059 – A061 – AA25 – AC24 – AC25 – AI24 – B003 – B006 – B015 – B017 – B018 – B019 – B021 – B022 – B024 – BA02 – BB02

Basilicata

ADMM – ADSS – AB25 T1 – AB25 T2 – AB24 T1 – AB24 T2 – A019 T1 – A019 T2 – A022 T1 – A022 T2 – A022 T3 – A060_T1- A060_T2 – A060_T3 – A060_T4 – A012 – Rettifica aule tar  A048 – Rettifica aule tar A060 – A049 – B014 – B016 – B003 – A040 – A021 – A011 – AA25 – A030 – A037 – AA25 – B015 – B006 – A008 – A042 – A015 – A047 – A007 – A054 –B017 – A043 – A014 – B019 – A058 – B021 – B018 – A061 – A059 – B024 – BC02 – A052

Calabria

A019 – AB24 – AB25 – ADMM – ADSS – prove in programma nella settimana dal 21 al 25 marzo – A022 – A048 – A060 – B016 – A012 – A017 – A049 – calendari delle prove dal 4 al 13 aprile

Sardegna

ADSS – A019 T1 – AB24 T1 – AB25 T1 – AB25 T2 – ADMM –  A022 mattina – A022 pomeriggio – A022 pomeriggio –A048 mattina – A048 pomeriggio – A060 mattina – A060 pomeriggio – A060 24 marzo mattina – A060 24 marzo pomeriggio – A012 T1 – A012 T2 – A017 T1 – A017 T2 – A049 T1 – A049 T2 – B014 T1 – B014 T2 – B016 T1 – B016 T2 – variazione A060 T1 – variazione A060 T2 – variazione A060 T3 – B017 – A002 – A005 – A007 – A008 – A011 – A013 – A015 – A021 – A023 – A030 –_A037 – A040 – A042 – A043 – A047 – A054 – AA25 – AC24 – B003 – B006 -_B015 – A052– A058 – A059 – A061 – A064 – AE24 – AI24 – B018 – B019 – B021 – B022 – BA02 – BB02 – BC02 – B024 – spostamento AB25 – Spostamento parziale: A017 – A054 – A030 – B015

Sicilia

ADMM – ADSS AB24 – A019 17 marzo – AB25 – AB24 errata corrige – AB25 variazioni – A048 – A022 – A060 – variazioni sedi A019 – variazioni A019 – variazioni A060 – variazioni A060 – variazioni ADMM – B009T1 – B005T1 –BC02T1 – B024T1 – BA02T1 – BB02T1 – B022 – A059 – AI24 – B018 – A016 – A044 – B021 – A058 – B019 – A012 – A043 –A039 – B017 – A036 – A033 – A054 – A005 – A007 – A047 – A015 – B015 – B006 – A008 – A042 – AA25 – A030 – B003 –A037 – A021 – A040 – A013 – A011

Per tutte le informazioni riguardanti le prove scritte ed orali del concorso ordinario scuola secondaria di primo e secondo grado, vi rimandiamo agli altri articoli dedicati.

CONCORSO ORDINARIO SECONDARIA, COSA STUDIARE

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