Perché la nomina di Vance da parte di Trump è celebrata da un pezzo di Silicon Valley
La nomina di James David Vance come potenziale vice di Donald Trump ha entusiasmato una parte di Silicon Valley. E rafforzato le speranze di Elon Musk e altri nomi di primo piano del mondo tech come David Sacks di spostare un pezzo di elettorato storicamente liberal in orbita repubblicana.
Vance, 39 anni, è un noto venture capitalist. È uno che di professione ha investito in startup. Almeno per una buona parte della vita in Silicon Valley, fino a una svolta, arrivata un po’ a sorpresa, nel 2020 quando ha lasciato spostato la sua società di investimento in Ohio con il supporto di Peter Thiel (cofondatore di PayPal con Musk) Marc Andreessen (capo del fondo di venture capital più famoso di San Francisco) Eric Schmidt (fondatore di Google) e Scott Dorsey (ex Ceo di Salesforce).
Una scelta politica più che strategica: allontanarsi dalla Silicon Valley e dai suoi intrecci di potere
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