Abecedario emozionato – Una grammatica visiva delle emozioni

Il laboratorio ha cercato vie nuove per conoscere le emozioni e ha comportato un’attività intensa tra scrittura, confronto e elaborazioni grafiche che hanno portato i bambini a conoscere anche emozioni nuove.

Nella prima fase tutti insieme abbiamo una lista di emozioni e sentimenti che sappiamo nominare. La lista è stata fatta alla lavagna, poi è cominciato il lavoro a coppie per scrivere una spiegazione/racconto di quella emozione o sentimento. È stata fatta una “brutta copia” in cui definire – raccontando – quando l’abbiamo vissuta e come la spiegheremmo a un extraterrestre (per lavorare su un significato sia universale sia personale).

Successivamente sono state proposte delle forme e ogni coppia ha scelto la forma che descrive meglio l’emozione/sentimento (arrotondata, con le punte, tutta tonda o a metà…). Ogni coppia ha deciso il colore della sua forma coordinandosi con i compagni affinché i colori non fossero ripetuti.

Prima elaborazione tutti insieme: su un rotolo abbiamo messo le forme colorate, l’emozione o il sentimento su cui abbiamo lavorato e la bella copia del testo.

Successivamente a ogni coppia è stata proposta un’emozione che non conoscevano. Prima sono state presentate dall’adulto e sono stati fatti degli esempi per cominciare insieme il lavoro.

Sono stati i bambini a dare una forma e a decidere il colore a ogni nuova emozione introdotta. 

Proseguendo poi a incollare sul rotolo collettivo che diventava sempre più lungo e ricco.

Le emozioni usate:


Ci sono emozioni non facili da rendere con una sola parola… ma alcune lingue del mondo ci hanno provato:

Amae
Ognuno di noi, ogni tanto, sente l’impulso di lasciarsi andare tra le braccia di una persona cara per essere coccolati e rassicurati. È una sensazione importante e vivificante. In giapponese si chiama amae. È il simbolo della fiducia più profonda.

Awumbuk
C’è un senso di vuoto che rimane dopo la partenza di un ospite. La casa ad esempio sembra più vuota. In Papua Nuova Guinea (la seconda isola per grandezza dell’Oceania) si dice awumbuk.

Hwyl
È una parola gallese che si usa per descrivere un lampo di ispirazione, l’entusiasmo di un cantante o il buonumore di una festa. È anche una parola con cui ci si saluta: Hwyl fawr – vai con il vento in poppa.

Ijirashii
Quel restare commossi o colpiti nel vedere una persona che parte in svantaggio ma riesce a superare un ostacolo o a portare a termine un’impresa degna di elogi. È una parola giapponese.

Kaukokaipuu
A volte abbiamo nostalgia di un luogo dove non siamo mai stati. I finlandesi chiamano questo desiderio Kaukokaipuu: la parola deriva da kauko (lontano) e kaipuu (desiderio)

Liget
È il sapore piccante del peperoncino e l’adrenalina delle rapide di un fiume. È quello che ti fa perdere le staffe ma anche che ti spinge a lavorare di più. Nelle Filippine, la parola liget è il nome dato a una energia rabbiosa. È una rabbia positiva che offre uno stimolo e una motivazione.

Man
Cambiare lavoro, imparare a suonare uno strumento, cominciare un nuovo sport… Abbiamo la sensazione che dobbiamo farlo, come fosse un grande desiderio. In hindi (India) si chiama man, come quando si ha fame ma non si sa di cosa si ha voglia. Il man è sempre in attesa di prendere la forma di un desiderio preciso.

Torschlusspanik
Viene usata per descrivere quell’agitazione che ci viene quando ci accorgiamo di essere a corto di tempo. È una parola tedesca, coniata nel Medioevo.

Warm glow
“Luce calda” è un modo inglese di definire le persone che fanno qualcosa per gli altri. Il senso di benessere che si prova dopo aver aiutato la nonna a sollevare qualcosa o essere andato a comperare qualcosa che serviva alla mamma.

Gezelligheid
È un’emozione che in Danimarca descrive il benessere che si prova quando si sta al calduccio (magari con buoni amici) e fuori c’è tanta pioggia. È lo stato emotivo dl sentirsi abbracciati.

Iktsuarpok
Quando stiamo per ricevere una visita può farsi largo in noi la situazione di irrequietezza. Guardiamo continuamente alla finestra oppure ci fermiamo a metà di una frase perché abbiamo l’impressione di aver sentito una macchina arrivare.


La nuova fase del lavoro riguardava la capacità di sentire e riconoscere le emozioni. Introdurci alla possibilità di condividerle, di parlarne, di riconoscerle.

Ciascuno con un foglio A3 e colori diversi (veline, tempere, acrilico, uniposca) ha pensato al foglio come fosse la propria “pancia”: quante emozioni conosciamo? Guardiamo il rotolo ciascuno con il proprio tempo e poi sul foglio ognuno disegna le sue emozioni (scegliendone al massimo cinque). Cominciamo poi a manipolare il nostro foglio con mani e acqua per produrre una scultura con gesti semplici. Aspettando anche che il passare del tempo la facesse asciugare.

Una volta asciutte e abbiamo cominciato a aprirle e a farle stare in piedi. Abbiamo preparato loro una base con un foglio A4 in cui è stata messa la legenda con l’indicazione di tutte le emozioni che ogni bambino aveva inserito e che nella scultura si sono mescolate, come nella vita.

Abbiamo concluso cercando di capire se ci sono differenze tra emozioni e sentimenti e riflettuto sulle emozioni di altri popoli che abbiamo scoperto. La discussione ha portato i bambini a raccontarsi ulteriormente. L’ascolto tra loro, la metafora delle piccole sculture ha creato un momento magico.

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Perché la memoria visiva è importante per imparare le vocali?1. Facilitare il riconoscimento delle lettereLa memoria visiva è fondamentale per il riconoscimento delle lettere, poiché consente ai bambini di associare rapidamente una lettera al suono corrispondente. Riconoscere le vocali è il primo passo verso la costruzione di parole semplici, e una buona memoria visiva aiuta i bambini a identificare le vocali senza esitazione, migliorando la loro fluidità nella lettura.2. Rendere la lettura e la scrittura più fluideImparare a riconoscere visivamente le vocali permette ai bambini di leggere e scrivere in modo più naturale e scorrevole. Quando le vocali sono ben memorizzate, i bambini possono concentrarsi meglio sulla costruzione di parole e frasi, poiché non devono fermarsi a pensare a ogni singola lettera.3. Rafforzare la connessione tra suono e simboloLa memoria visiva aiuta anche a stabilire una connessione più forte tra il suono della vocale e la sua rappresentazione grafica. Quando i bambini vedono una vocale, devono essere in grado di associare automaticamente il suono corretto, e questo è possibile solo attraverso la pratica visiva costante.Esercizi per la memoria visiva delle vocali in prima elementare1. Gioco del memory con le vocaliIl memory delle vocali è un gioco interattivo e divertente che aiuta i bambini a memorizzare le vocali associando visivamente la lettera al suono o all’immagine. Questo esercizio stimola la memoria visiva attraverso la ripetizione e l’abbinamento.Esempio di esercizio:Prepara carte con le vocali da un lato e immagini o oggetti che iniziano con la vocale corrispondente dall’altro lato. I bambini devono girare le carte e cercare di trovare la coppia giusta (es. “A” e l’immagine di un albero).
Quando trovano una coppia, devono pronunciare la vocale e il nome dell’oggetto.Questo esercizio è utile per rinforzare la memoria visiva delle vocali e associare ogni lettera a un oggetto o immagine, rendendo più facile il loro riconoscimento.2. Tracciamento delle vocali su schede illustrateIl tracciamento delle vocali è un altro esercizio efficace per migliorare la memoria visiva. In questo esercizio, i bambini devono seguire il contorno di lettere tratteggiate, imparando a riconoscere la forma della vocale attraverso la scrittura ripetitiva.Esempio di esercizio:Fornisci ai bambini delle schede con vocali tratteggiate, chiedendo loro di tracciare le lettere con una matita o pennarello.
Una volta completato il tracciamento, invita i bambini a pronunciare la vocale e a fare esempi di parole che iniziano con quella vocale.Questo esercizio aiuta a fissare la forma delle vocali nella memoria visiva dei bambini, migliorando al contempo la loro capacità di scrittura.3. Colorazione delle vocali con immagini associateLa colorazione delle vocali è un metodo divertente e creativo per aiutare i bambini a memorizzare visivamente le lettere. Associando le vocali a immagini di oggetti che iniziano con la stessa lettera, i bambini riescono a memorizzare meglio la forma delle vocali e a collegarla al suono corrispondente.Esempio di esercizio:Fornisci schede con vocali grandi e disegni semplici di oggetti associati, come una “A” con un albero, una “E” con un elefante. Chiedi ai bambini di colorare sia la lettera sia l’immagine.Questo tipo di esercizio stimola la creatività e rafforza il legame tra memoria visiva e riconoscimento delle vocali.4. Gioco dell’abbinamento vocale-parolaUn esercizio molto utile per sviluppare la memoria visiva è il gioco dell’abbinamento vocale-parola, dove i bambini devono abbinare una vocale iniziale a una parola che la contiene.Esempio di esercizio:Fornisci ai bambini una serie di immagini o parole, come “albero”, “uva”, “elefante”, e chiedi loro di abbinare la vocale iniziale corretta alla parola o all’immagine.Questo esercizio aiuta i bambini a riconoscere rapidamente la vocale all’interno delle parole e a sviluppare una migliore capacità di lettura.5. Esercizi di scrittura con le vocaliDopo aver acquisito familiarità con le vocali, è importante che i bambini esercitino anche la scrittura. Scrivere ripetutamente le vocali rinforza la loro memoria visiva e migliora la capacità di riconoscerle e scriverle in modo autonomo.Esempio di esercizio:Chiedi ai bambini di scrivere più volte le vocali in sequenza (A, E, I, O, U) su una lavagna o un foglio. Puoi rendere l’esercizio più dinamico chiedendo loro di scrivere la vocale in vari colori o dimensioni.Questo esercizio di ripetizione aiuta a memorizzare meglio la forma delle vocali e a migliorare la capacità di scrittura.Strategie per rendere più efficaci gli esercizi di memoria visiva delle vocali1. Ripetizione giornalieraLa ripetizione è essenziale per consolidare la memoria visiva. Dedica 10-15 minuti al giorno a esercizi di memoria visiva delle vocali, come giochi di abbinamento o tracciamento, per migliorare il riconoscimento automatico delle lettere.2. Uso di materiali multisensorialiL’apprendimento è più efficace quando vengono coinvolti più sensi. Utilizza lettere magnetiche, lettere in 3D, plastilina o altri materiali tattili per permettere ai bambini di toccare e manipolare le vocali, stimolando sia la memoria visiva che tattile.3. Integrare giochi e tecnologiaL’utilizzo di app educative o giochi online che si concentrano sul riconoscimento delle vocali può rendere l’apprendimento più divertente e coinvolgente per i bambini. Questi strumenti digitali offrono attività interattive che stimolano la memoria visiva in modo dinamico.Suggerimenti finaliPer massimizzare l’efficacia degli esercizi per la memoria visiva delle vocali in prima elementare, considera questi suggerimenti:Usa immagini familiari: Collegare le vocali a oggetti quotidiani rende il processo di memorizzazione più semplice e naturale per i bambini.
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Incoraggia la creatività: Lascia che i bambini colorino le vocali come preferiscono, o che creino disegni personalizzati per accompagnare le lettere. Questo li aiuta a sentirsi coinvolti e a rendere l’apprendimento un’esperienza più personale.Con questi esercizi e strategie, i bambini saranno in grado di sviluppare una solida memoria visiva delle vocali, migliorando così le loro abilità di lettura e scrittura, e ponendo le basi per un apprendimento linguistico di successo.Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF gli “Esercizi di Ascolto per Imparare le Vocali in Prima Elementare, Italiano per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:Domande Frequenti su ‘Esercizi per la Memoria Visiva delle Vocali in Prima Elementare, Italiano per la Scuola PrimariaPerché è importante sviluppare la memoria visiva delle vocali in prima elementare?La memoria visiva aiuta i bambini a riconoscere rapidamente le vocali e a collegarle al suono corrispondente. Questo migliora la loro capacità di leggere e scrivere, poiché il riconoscimento delle vocali è alla base della formazione delle parole.
Quali esercizi sono più efficaci per rafforzare la memoria visiva delle vocali?Gli esercizi più efficaci includono giochi di abbinamento tra lettere e immagini, schede di tracciamento delle vocali, attività di colorazione delle lettere, e giochi interattivi come memory o carte illustrate. Questi strumenti aiutano i bambini a memorizzare la forma delle vocali e a riconoscerle visivamente.
Quanto tempo dovrebbe essere dedicato agli esercizi di memoria visiva delle vocali?Bastano 10-15 minuti al giorno per rinforzare la memoria visiva delle vocali. La ripetizione regolare e costante è fondamentale per consolidare l’apprendimento e favorire il riconoscimento automatico delle vocali.
Cosa fare se un bambino ha difficoltà a memorizzare le vocali visivamente?Se un bambino ha difficoltà, è utile ripetere gli esercizi in più forme: giochi visivi, attività di tracciamento, e abbinamenti con immagini. Potresti anche usare lettere in 3D o tattili, come lettere in plastilina o cartone, per stimolare più sensi e rafforzare la memoria visiva.
La memoria visiva delle vocali aiuta anche nella lettura?Sì, la memoria visiva è essenziale per la lettura. Riconoscere rapidamente le vocali permette ai bambini di decodificare le parole più facilmente, migliorando la fluidità di lettura e la comprensione del testo.
Quando i bambini dovrebbero essere in grado di riconoscere le vocali visivamente senza difficoltà?La maggior parte dei bambini riesce a riconoscere le vocali visivamente entro la fine della prima elementare. Tuttavia, ogni bambino ha il suo ritmo di apprendimento, quindi è importante esercitarsi regolarmente e offrire supporto personalizzato quando necessario.Clicca per votare questo articolo!Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

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