La buona matematica che si fa nelle nostre aule
L’interessante testo di matematica predisposto dai docenti per la prova scritta degli esami di Stato di terza media.
Un esempio di didattica del concreto che stimola l’interesse di chi apprende nello specifico campo della razionalità matematica
Mentre nelle alte sfere ministeriali, d’intesa con enti privati e sulle basi delle risultanze dei test Invalsi, ci si adopera per escogitare sempre nuove e strane, o estranee, prescrizioni da imporre, la realtà scolastica continua ad offrire esempi di pratiche pedagogiche innovative ad opera di docenti che onorano la loro funzione. Presentiamo uno di questi esempi, che proviene dal Sud, quel Sud tanto bistrattato per una presunta inferiorità nei settori linguistico e matematico.
Considerarlo rara avis sarebbe ingeneroso nei confronti di tanti altri docenti che nei diversi contesti scolastici meridionali si adoperano con intelligenza e dedizione per sollecitare l’interesse degli alunni; tuttavia, non si può negare che l’operato della Coordinatrice di Dipartimento e dei membri dipartimentali dell’Istituto Comprensivo “Benedetto Croce” di Vitulazio in provincia di Caserta si distingua particolarmente per eleganza ed efficacia.
Si comprende quindi la soddisfazione del Dirigente Scolastico per questa realizzazione del suo Istituto nel segno della libertà d’insegnamento costituzionalmente sancita e politicamente insidiata, tanto più che l’innovazione didattica in discorso ha coinvolto i discenti in un campo delicato quale è quello matematico. Scrive il Dirigente Scolastico Enrico Carafa:
“La prova di matematica, somministrata agli esami di Stato della scuola secondaria di I grado dell’I.C. “B. Croce” di Vitulazio, che quest’anno ho avuto l’onore di dirigere
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