Studenti ormai tutti dislessici per avere 6, la docente si lamenta (anche per altro) e i genitori inviano l’esposto. Preside cauta: servono fatti concreti

Può un insegnante rivolgersi in modo sprezzante verso i suoi studenti che non raggiungono risultati brillanti? Evidentemente no. Se poi le offese sono sistematiche e mortificanti non vi sono dubbi: ci ritroviamo dinanzi ad un possibile abuso dei mezzi di correzione o disciplina. È quello che dovranno probabilmente verificare il dirigente scolastico e i dirigenti dell’Usr a cui nei giorni scorsi è giunta una denuncia, sottoscritta da 14 genitori, nella quale si elencano una serie di affermazioni che nell’anno scolastico concluso a giugno un’insegnante di un istituto tecnico lombardo avrebbe ripetutamente utilizzato nei confronti dei suoi studenti di due classi prime e di una seconda.

Le frasi che avrebbe rivolto agli alunni

“Non ci arrivi”, “Dovete soffrire perché vi fa bene”, “Non hai ancora cambiato scuola?”, sono solo alcune delle frasi che la prof avrebbe rivolto ai suoi allievi.

“Affermazioni finite al centro dell’esposto che – scrive

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