Specializzazione sostegno, torniamo ai titoli monovalenti? Le memorie di un ottuagenario

Riceviamo dal professore Salvatore Nocera, noto esperto di disabilità e inclusione, questo interessante intervento che volentieri pubblichiamo

Chiedo scusa ad Ippolito Nievo per aver plagiato il titolo di una sua famosa opera, ma le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito sul tema della specializzazione richiesta ai docenti di sostegno, mi ha precipitato indietro di oltre cinquant’anni nella storia della normativa inclusiva.

Il Ministro ha giustamente riconosciuto che l’attuale specializzazione dei docenti di sostegno è superficiale ed insufficiente a rispondere ai differenti bisogni educativi derivanti dalle differenti situazioni di disabilità e propone l’istituzione di specializzazioni monovalenti, valide ciascuna per ciascuna differente situazione di disabilità.

C’erano una volta le specializzazioni monovalenti

Ora, io che sono un ottuagenario avendo quasi raggiunto gli 87 anni di età, mi ricordo benissimo l’epoca delle specializzazioni monovalenti, derivate dalle scuole speciali; le mie memorie  vanno sino al ’74 quando la Ministra Falcucci emanò il famoso documento,

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